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Contemplata, sospirata, assediata, spesso, da fan e fotografi. A volte, perfino, odiata, perché sempre chiusa. Villa Sordi, a Caracalla, sta per riaprire al pubblico. Finalmente. Dopo la lunga attesa e gli slittamenti dovuti alle misure anti-Covid, dal 4 maggio sarà visitabile la grande mostra Il Centenario. Alberto Sordi 1920-2020, organizzata da Alessandro Nicosia che l'ha curata con la collaborazione di Vincenzo Mollica e della firma del Messaggero Gloria Satta, ospitata nella Villa dell'attore, in piazzale Numa Pompilio, fino al primo agosto. Roma omaggia un'icona della scena. Ed è l'inizio di un iter di celebrazione di importanti nomi di cultura e spettacolo.
IL CENTENARIO
Entro l'anno, infatti, saranno inaugurate due grandi esposizioni dedicate ad altri nomi noti di cultura e spettacolo: Vittorio Gassman, in vista del centenario della nascita, avvenuta il primo settembre 1922, e Lucio Dalla, nel decennale della morte, verificatasi il primo marzo 2012. Entrambe debutteranno entro fine anno. A firmarle, sempre Nicosia.
Si comincia, appunto, da Sordi. In primo piano nella mostra, l'attore, ma anche l'uomo. Ecco allora i molti oggetti d'antiquariato, la palestra, il teatro ricavato nella legnaia. Prodotta e organizzata da C.O.R., nel centenario della nascita di Sordi - avvenuta il 15 giugno 1920 - promossa da Fondazione Museo Alberto Sordi, con Roma Capitale e Regione Lazio, con riconoscimento del Mibact, l'esposizione ripercorre la sua carriera, tra doppiaggio, avanspettacolo, teatro, radio, film, con materiali inediti, frutto di ricerche presso più archivi, incluso quello del Messaggero, media partner dell'iniziativa: una sezione dell'iter è riservata agli editoriali scritti da Sordi sul quotidiano, dal 1988 al 2002. Non mancano, naturalmente, ricordi custoditi dall'attore. Proprio le memorie sono al centro di una delle novità dell'apertura. Il 15 giugno, presso la Villa, sarà inaugurata la sede dell'archivio.
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I MATERIALI
«Abbiamo recuperato materiali in più sedi, da Centro Sperimentale di Cinematografia, Cinecittà e altri fondi - dice Nicosia - un patrimonio ricchissimo mai messo a sistema. Sordi ha lasciato oltre ventimila tra documenti, filmati, manufatti. Ho ricomposto pure la collezione degli album dei suoi viaggi, dove conservava foto, biglietti e simili. L'album del viaggio in Israele, meriterebbe una mostra». Non solo. «Il 15 speriamo di poter annunciare l'apertura del museo permanente per inizio 2022».
Intanto, sono in corso le ricerche per le mostre su Vittorio Gassman e Lucio Dalla.
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GRECISTA
«Vittorio Gassman era molto colto, un grecista. Ha studiato al liceo Tasso». Importante pure l'impegno per Dalla. L'esposizione sarà realizzata in collaborazione con la Fondazione Lucio Dalla. «L'occasione è il decennale della sua morte ma guardiamo anche agli ottant'anni della nascita che si celebreranno il 4 marzo 2023 - prosegue Nicosia, che curerà l'iniziativa con Andrea Faccani, presidente Fondazione - ho frequentato Dalla. Avremmo dovuto fare insieme un grande spettacolo. Ricordo più cene a casa sua, con lui e Bibi Ballandi, che me lo aveva presentato. Era una persona speciale. In mostra ci saranno moltissimi materiali inediti. Sto contattando anche le persone che gli sono state accanto nella vita, i suoi veri amici. Il noto fotografo Luigi Ghirri lo seguiva in tutte le sue trasferte e ho già la disponibilità dell'Archivio della Fondazione a lui intitolata». Le ricerche sono articolate. A volte, vicine. «Il Caffè Notegen, a Roma, negli anni Sessanta e Settanta era frequentato da molti nomi noti - conclude Nicosia - Ormai è chiuso da tempo ma ho saputo che, nell'archivio, c'è una foto di Dalla che gioca a flipper con Andy Warhol».
Il Messaggero