Serve l’intervento di Esercito, Protezione civile nazionale e Prefettura. Perché «ormai è una questione di incolumità pubblica: sono 400 gli...
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L'APPELLO Nella lettera vengono ricordati gli allarmanti dati della cura del verde: 18 giardinieri per 3 milioni e 200 mila mq di verde nel territorio. Circa 100 mila mq sono gestiti dal Municipio (aree al di sotto dei 5 mila mq). L’appello è stato indirizzato al Comando militare della Capitale, Generale di Divisione Agostino Biancafarina, al Prefetto di Roma Paola Basilone e al capo della Protezione Civile Angelo Borrelli. «Questa è una calamità naturale che va affrontata da enti superiori al Comune visto che l’impegno del Campidoglio è insufficiente, anzi inesistente - aggiunge Fabiano - l’ufficio giardini non ha camion, mezzi e neanche i cesti per potare». Con la lettera si chiede quindi «che organi superiori si assumano una responsabilità su un pericolo pubblico che in questo caso è rappresentato dalla mancata cura delle grandi alberature, sappiamo - aggiunge Fabiano - che le strutture interpellate hanno mezzi e uomini per tali attività». Attività che di solito però vengono svolte quando c’è formalmente una dichiarazione di stato di emergenza. Insomma, per fare un esempio, la Protezione civile nazionale (struttura della Presidenza del Consiglio dei Ministri) potrebbe attivarsi solo dopo una richiesta a livello nazionale. L’iter dovrebbe comunque partire dal Comune. «In assenza di una risposta - aggiunge Del Bello - chiederemo all’autorità giudiziaria di accertare le responsabilità». Insomma, il II Municipio è pronto a dpresentare una denuncia ufficiale.
CALAMITÀ NATURALE Neanche dieci giorni fa un albero alto venti metri è precipitato a largo Rodolfo Lanciani su due auto: a bordo due donne.
Il Messaggero