Sos alberi, il II Municipio scrive a Esercito, Prefettura e Protezione civile: «Calamità naturale, intervenite»

Albero crollato oggi al Tiburtino
di Laura Bogliolo
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Giovedì 19 Luglio 2018, 21:07 - Ultimo aggiornamento: 22:42
Serve l’intervento di Esercito, Protezione civile nazionale e Prefettura. Perché «ormai è una questione di incolumità pubblica: sono 400 gli episodi tra cadute di alberi e tronchi». Francesca Del Bello e Rino Fabiano, presidente e assessore all’Ambiente del II Municipio (Parioli-Salario-San Lorenzo) non hanno dubbi e parlano di «calamità naturale», soprattutto dopo che oggi, giovedì, è precipitato l’ennesimo albero in piazza delle Crociate, all’altezza di via Tiburtina (vicino al cimitero Verano). Il tronco ha colpito una Peugeot 208 in transito guidata da un uomo di 58 anni, portato in codice verde al Policlinico Umberto I. La strage del verde continua insomma: 80 gli alberi caduti tra il 2016 e il 2017, 320 nel 2018. Gli amministratori locali si appellano ai principi di adeguatezza e di sussidiarietà citati dall’articolo 118 della Costituzione e nella lettera protocollata il 18 luglio (Prot.cb. 101323) Del Bello e Fabiano segnalano «la gravissima situazione in cui versa Roma e in particolare il II Municipio per quanto attiene la salute delle alberature stradali e nelle aree verdi» e le «ripetute» segnalazioni alla sindaca Virginia Raggi e all’assessore all’Ambiente Pinuccia Montanari sullo «stato di emergenza».

L'APPELLO Nella lettera vengono ricordati gli allarmanti dati della cura del verde: 18 giardinieri per 3 milioni e 200 mila mq di verde nel territorio. Circa 100 mila mq sono gestiti dal Municipio (aree al di sotto dei 5 mila mq). L’appello è stato indirizzato al Comando militare della Capitale, Generale di Divisione Agostino Biancafarina, al Prefetto di Roma Paola Basilone e al capo della Protezione Civile Angelo Borrelli. «Questa è una calamità naturale che va affrontata da enti superiori al Comune visto che l’impegno del Campidoglio è insufficiente, anzi inesistente - aggiunge Fabiano - l’ufficio giardini non ha camion, mezzi e neanche i cesti per potare». Con la lettera si chiede quindi «che organi superiori si assumano una responsabilità su un pericolo pubblico che in questo caso è rappresentato dalla mancata cura delle grandi alberature, sappiamo - aggiunge Fabiano - che le strutture interpellate hanno mezzi e uomini per tali attività». Attività che di solito però vengono svolte quando c’è formalmente una dichiarazione di stato di emergenza. Insomma, per fare un esempio, la Protezione civile nazionale (struttura della Presidenza del Consiglio dei Ministri) potrebbe attivarsi solo dopo una richiesta a livello nazionale. L’iter dovrebbe comunque partire dal Comune. «In assenza di una risposta - aggiunge Del Bello - chiederemo all’autorità giudiziaria di accertare le responsabilità». Insomma, il II Municipio è pronto a dpresentare una denuncia ufficiale.

CALAMITÀ NATURALE Neanche dieci giorni fa un albero alto venti metri è precipitato a largo Rodolfo Lanciani su due auto: a bordo due donne.
Il giorno prima un enorme tronco si è spezzato cadendo su viale Regina Margherita. L’altro giorno il Campidoglio spiegava che «si è conclusa la fase di controlli richiesti dall’Anac per la gara europea del verde verticale e partiranno a breve i lavori della Commissione, nel contempo operano le ditte del monitoraggio delle alberature e il Servizio Giardini ha attivo un programma di interventi in economia. Sono attive per il verde gare di supporto».
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