Albano, sotto sequestro la discarica di via Roncigliano

Albano, sotto sequestro la discarica di via Roncigliano
La Compagnia della Guardia di Finanza di Velletri ha dato esecuzione al decreto di sequestro preventivo disposto dal Giudice per le indagini preliminari del  Tribunale di...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

La Compagnia della Guardia di Finanza di Velletri ha dato esecuzione al decreto di sequestro preventivo disposto dal Giudice per le indagini preliminari del  Tribunale di Velletri. Il blitz è stato condotto questa mattina dai militari diretti dal capitano Giovanni Botta, relativamente alla discarica di via Roncigliano (sita in località  Cecchina ad Albano Laziale). È stata ipotizzata una illegittima gestione dell'impianto per assenza di un presupposto essenziale di efficacia della prescritta autorizzazione regionale, rappresentato dalle garanzie finanziarie previste per la c.d. gestione post mortem (della durata di 30 anni dalla intervenuta cessazione della fase di gestione corrente).

Rifiuti a Roma, ultimatum di Ama alle ditte: «Più mezzi sulle strade»

Le richiamate garanzie sono poste a presidio di una corretta salvaguardia ambientale del sito durante tutto il periodo successivo alla sua fase di operatività, durante la quale una parte del compenso corrisposto al gestore per il conferimento dei rifiuti è prevista, appunto, per assicurare tale adempimento postumo.
Senza quelle garanzie, in caso di cessazione sopravvenuta dellimpresa che gestisce la discarica, intervenuta a qualsiasi titolo e ben possibile nell' arco di 30 anni, i costi ambientali di manutenzione post mortem dovrebbero inevitabilmente ricadere su soggetti pubblici a livello territoriale, nonostante l'avvenuto incameramento preventivo delle necessarie risorse economiche ad opera del privato. Lo ha comunicato in una nota il procuratore capo del Tribunale di Velletri Giancarlo Amato.

Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero