Picchiato da un gruppo di estremisti di destra perché indossava una t-shirt del Cinema America. E' successo sabato notte nella zona dell'Esquilino, a pochi metri da...
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Il ragazzo, secondo quanto riferito alla polizia (che si occupa delle indagini), si trovava in compagnia di un'amica, mentre stava rientrando nella sua abitazione. «Mi hanno fermato in cinque, sei – ha raccontato – e mi hanno detto di togliermi la t-shirt che indossavo. Io ovviamente mi sono rifiutato: è stato allora che mi hanno aggredito, colpendomi più volte con un tubo di metallo». Ma, non paghi di averlo picchiato, i sei - che hanno tutti agito a volto scoperto - lo hanno infine costretto a togliersi la t-shirt. Mentre lo aggredivano, urlavano anche «comunista» e «zecca», prima di fuggire a bordo di una macchina.
Piena solidarietà viene espressa da Valerio Carocci, leader dei ragazzi che animano le attività del Cinema America, nel cuore di Trastevere: «E' inaccettabile che una persona o un gruppo di persone possano limitare la nostra libertà. Verificheremo quanto successo e daremo supporto legale al ragazzo, qualora si dovesse andare a processo ci costituiremo parte civile contro gli aggressori». «Esprimo la piena solidarietà da parte mia e della Giunta del Primo Municipio al ragazzo aggredito - dice la presidente del I Municipio, Sabrina Alfonsi - Un’aggressione barbara che ancora una volta mette in evidenza il livello di intolleranza coltivato all’interno di certi ambienti che fanno riferimento all’estrema destra, che individuano come nemici da odiare e da punire tutti quei ragazzi che – come quelli del Piccolo Cinema America - hanno come unica ideologia guida la passione per la cultura libera e per l’impegno civile e sociale».
Sulla vicenda è intervenuto, con un tweet, il presidente della Regione, Nicola Zingaretti: «Vicini a ragazzo aggredito e al Piccolo America. Siamo per una città viva e aperta. Fare piena luce, la violenza non ci fermerà».
Il Messaggero