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Appena poteva l'ex Presidente della Repubblica Sandro Pertini correva da lei per gustare le sue rinomate polpette. Il leader dei Radicali Marco Pannella che abitava in via della Panetteria nel suo locale era di casa e ne adorava le zuppe. Ada Cavicchia, classe 1939, origini abruzzesi, a Trevi era amata e conosciuta da tutti, un punto di riferimento la sua cucina genuina e semplice. Arrivò nella Capitale a soli 15 anni e con il marito negli Anni 50 aprì uno dei primi Vini e oli in via delle Muratte, a due passi dalla fontana monumentale.
Cuoca instancabile, pioniera tra i ristoratori del Centro, Ada è venuta a mancare alle 7,10 di martedì scorso. Aveva portato avanti l'azienda di famiglia anche dopo la prematura scomparsa del coniuge. Negli Anni 60 l'attività si era trasferita in via del Lavoratore in quello che sarebbe poi divenuto il "Chianti". Fino al 96, però, era la "Taverna Trevi" tempio della cucina romana. I tempi cambiano e accetta la sfida delle figlie al rinnovamento, continuando però come cuoca a essere l'anima del locale. Lavoratrice instancabile, si dedicava ai clienti come fossero amici. «Mia mamma ha fatto crescere generazioni di ragazzi e molti di loro lavorano ancora nell'azienda - racconta la figlia Daniela -. Una donna che aveva sempre il sorriso sul volto e che nonostante le tante difficoltà della vita non si arrabbiava mai. Era infinitamente buona».
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