Ci si ferma in metro (Eur Palasport) e poi si scende otto metri sotto terra o, meglio, sott'acqua. La rampa di scale che porta all'ingresso cala leggermente verso...
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Il «Sea Life» dell'Eur non è più una grande buca al fianco del laghetto, ma ne è diventato parte integrante, con la restituzione del tratto pedonale accanto al Teatro Verde, previsto proprio per il pre-opening e la riapertura della passeggiata giapponese. La struttura è, in effetti, praticamente invisibile dall'esterno, con i suoi 18mila metri quadrati di espansione che si muovono sottoterra e sott'acqua, rispettando i vincoli della sopraintendenza. Già pronti anche gli ascensori per disabili, così come tutte le agibilità sono state assegnate dagli enti preposti, sanitarie e di sicurezza, il “Sea Life” si avvia verso l'apertura, almeno in una prima parte. Altre strutture, come tutto il museo virtuale – che avrà attrazioni in Realtà Virtuale e Realtà Aumentata – e l'auditorium da 400 posti, sono ancora in fase di costruzione, e i lavori sono previsti per almeno un altro anno, con squadre di operai che proseguono nella realizzazione delle opere previste, che coprono la metà del progetto originale.
«Secondo le convenzioni abbiamo tempo fino all'estate del 2019 per completare l'opera, ma ci riusciremo prima – afferma l'ingegnere Ricciardi – Per ora siamo contenti di fare questo primo step e aprire questo luogo, che è un luogo di interesse pubblico e spinta per il Pil della città. Sono previsti 3 milioni di visitatori l'anno». Dell'iter decennale che ha portato all'aumento dei costi dagli 80 iniziali ai 120 a oggi Ricciardi conclude: «È vero, ci sono stati ritardi. Abbiamo cominciato dieci anni fa e il primo vincolo è sopraggiunto 4 anni dopo l'inizio dei lavori. Sono poi sopraggiunti altri vincoli e altre necessità che hanno rallentato l'opera che ha sfruttato elementi di alta ingegneria, studiati anche all'estero». Il prossimo 2 luglio è la data che mette un punto al “Sea Life”. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero