Acquario di Roma: il 2 luglio il pre-opening. «Apriremo a settembre»

Acquario di Roma: il 2 luglio il pre-opening. «Apriremo a settembre»
di Alessandro Di Liegro
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Martedì 19 Giugno 2018, 19:29
Ci si ferma in metro (Eur Palasport) e poi si scende otto metri sotto terra o, meglio, sott'acqua. La rampa di scale che porta all'ingresso cala leggermente verso sinistra, fino a una grande sala, adornata da un mosaico che raffigura un pesce “mangiatore di stelle”. É il primo impatto con il nuovo Acquario di Roma, la cui odissea decennale sembra quasi giunta a un porto sicuro, con un pre-opening certo (il 2 luglio), una data d'apertura quantomeno possibilistica – settembre 2018 – e persino una deadline per il suo definitivo completamento, per l'estate del 2019: «Noi pensiamo di chiuderlo anche prima», conferma il presidente di “Mare Nostrum”, la società che ha preso in concessione l'area da Eur Spa, che rivendica l'investimento fatto «esclusivamente da privati, senza nessun utilizzo di fondi pubblici», grazie al quale «è stato messo a reddito un fondo di un lago, trasformandolo in un centro culturale per le famiglie». Di fronte all'ingresso l'area, chiusa da una serranda, dell'acquario marino, che racchiuderà in tremila metri quadrati, un centinaio di specie del Mediterraneo per circa 2000 animali. Non è possibile entrarvi, le chiavi sono a disposizione solo dei responsabili di Merlin Enterteinments, ma Ricciardi assicura che è tutto pronto: «Devono solo metterci i pesci dentro». C'è da aspettare anche l'ambientamento necessario le varie specie, circa due mesi. Questa è una delle ragioni dell'ultimo ritardo, dopo l'annuncio di una possibile apertura a maggio. Completati sono anche gli spazi destinati alle attività commerciali, una cinquantina secondo il presidente del costituendo comitato esercenti Massimiliano Pagano, tra bar, ristoranti, oggettistica. «Non è un nuovo Euroma2 - sorride Pagano – ma esercizi che sono a servizio della struttura». Accanto all'acquario una delle aree espositive, con 4700 metri quadrati che sfrutterà proiezioni e immagini per una esperienza immersiva nel mondo marino: «Anche questo è pronto per il 2 luglio – conferma Ricciardi – sembrerà di stare immersi nel mare».

Il «Sea Life» dell'Eur non è più una grande buca al fianco del laghetto, ma ne è diventato parte integrante, con la restituzione del tratto pedonale accanto al Teatro Verde, previsto proprio per il pre-opening e la riapertura della passeggiata giapponese. La struttura è, in effetti, praticamente invisibile dall'esterno, con i suoi 18mila metri quadrati di espansione che si muovono sottoterra e sott'acqua, rispettando i vincoli della sopraintendenza. Già pronti anche gli ascensori per disabili, così come tutte le agibilità sono state assegnate dagli enti preposti, sanitarie e di sicurezza, il “Sea Life” si avvia verso l'apertura, almeno in una prima parte. Altre strutture, come tutto il museo virtuale – che avrà attrazioni in Realtà Virtuale e Realtà Aumentata – e l'auditorium da 400 posti, sono ancora in fase di costruzione, e i lavori sono previsti per almeno un altro anno, con squadre di operai che proseguono nella realizzazione delle opere previste, che coprono la metà del progetto originale.

«Secondo le convenzioni abbiamo tempo fino all'estate del 2019 per completare l'opera, ma ci riusciremo prima – afferma l'ingegnere Ricciardi – Per ora siamo contenti di fare questo primo step e aprire questo luogo, che è un luogo di interesse pubblico e spinta per il Pil della città. Sono previsti 3 milioni di visitatori l'anno». Dell'iter decennale che ha portato all'aumento dei costi dagli 80 iniziali ai 120 a oggi Ricciardi conclude: «È vero, ci sono stati ritardi. Abbiamo cominciato dieci anni fa e il primo vincolo è sopraggiunto 4 anni dopo l'inizio dei lavori. Sono poi sopraggiunti altri vincoli e altre necessità che hanno rallentato l'opera che ha sfruttato elementi di alta ingegneria, studiati anche all'estero». Il prossimo 2 luglio è la data che mette un punto al “Sea Life”.
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