Roma, abusi sessuali sulla nipote, zio condannato a nove anni

Roma, abusi sessuali sulla nipote, zio condannato a nove anni
La carezzava nelle parti intime mentre le faceva vedere i cartoni animati o giocavano a nascondino. E poi le diceva che il loro «segreto buono» doveva rimanere...

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La carezzava nelle parti intime mentre le faceva vedere i cartoni animati o giocavano a nascondino. E poi le diceva che il loro «segreto buono» doveva rimanere «riservatissimo», altrimenti sarebbero finiti tutti e due in prigione e lei non avrebbe più rivisto la mamma. Lavorava con l'inganno uno zio orco che per sei anni ha abusato della nipote, figlia della sorella. Una donna che secondo l'accusa, pur avendo subito da bambina attenzioni sessuali da parte del fratello, non avrebbe impedito lo stesso trattamento sulla figlia. Violenze con le quale la bambina ha convissuto dai sei anni ai dodici e da cui si è liberata solo quando ha cominciato a sfogarsi con il suo allenatore in palestra. Ieri la condanna a nove anni e quattro mesi di carcere dello zio pedofilo.


Il pm Cristiana Macchiusi ne aveva chiesti 15. La mamma della vittima, invece, per la quale erano stati chiesti dieci anni di carcere, è scampata alla condanna.
Il presidente della prima sezione penale, Giuseppe Vito Mezzofiore, ha valutato che non ci fossero riscontri alla tesi, ed ha assolto la donna con formula piena. Secondo il pm Francesco Scavo, che ha svolto l'indagine, la bambina, ora diciassettenne, finiva nelle grinfie dello zio almeno due volte al mese: o in casa di lui, o in casa della sorella, oppure nelle gite fuori casa. Fino a quando all'età di dieci anni la piccola non si è ritrovata a subire un abuso ancora più grave. Ieri la vittima ha atteso la sentenza piangendo. L'uomo, un sessantenne residente ad Ardea, imponeva alla nipote di aiutarlo in certi «giochi» perché «altrimenti se li avesse svolti da solo gli avrebbe provocato molto dolore».
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Il Messaggero