Un'azione pratica contro il bullismo e non solo. Un'iniziativa che agisce alla base della forma mentis dei giovanissimi, in un luogo fondamentale come può essere un...
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La prima edizione de "Il Cinema in Tasca" ha visto il coinvolgimento appassionato di molti studenti, un numero già considerevole per l'iniziativa sperimentale proposta che, per la sua seconda edizione, ha visto raddoppiate le partecipazioni degli allievi, pronti a cimentarsi con l'utilizzo creativo dello smartphone. Il laboratorio che vedrà la sua conclusione con la premiazione degli studenti il prossimo 18 dicembre 2019, proprio come avviene per i veri festival di video e cortometraggi, vedrà la partecipazione della sceneggiatrice Federica Pontremoli.
La nuova classe di "principianti" di prima media ha assistito nel corso del tempo alla proiezione di grandi classici, come E.T. e Stand by Me. A loro è stato chiesto di pensare, scrivere, girare, recitare e montare filmati, utilizzando il proprio smartphone. Il piano di lavoro intrapreso dai ragazzi si è sviluppato in più moduli: il primo in cui "guardare", con l'analisi di grandi film; il secondo in cui "raccontare", da dove nasce una storia, come si sviluppa e in che modo finisce; il terzo in cui "recitare, girare e montare", in cui gli studenti si sono confrontati con i diversi mestieri del cinema. Ancor più coinvolto è stato il gruppo dei piccoli cineasti appena dodicenni, impegnati nel loro secondo anno di laboratorio, con l'ideazione e realizzazione di due cortometraggi, un momento pratico che li ha visti cimentarsi anche con la macchina da presa, in una vera esperienza di troupe. In quei momenti i ragazzi hanno potuto scrivere il copione, recitare, alternarsi al ciak, al suono, al controllo delle luci, fino ad assistere il regista e coordinatore Andrea Jublin, insieme all’operatore e montatore Pietro Ciavattini, con cui hanno anche curato scenografia e costumi.
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Il Messaggero