OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
oppure
1€ al mese per 6 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
RIETI - Per un mese, tra giugno e luglio del 2021, era stata al centro delle roventi polemiche tra l’opposizione del Comune di Leonessa guidata da Vito Paciucci, la maggioranza del sindaco Gianluca Gizzi e la Provincia di Mariano Calisse, su chi dovesse fare cosa per riaprire la strada panoramica della Vallonina, infestata dal rischio di caduta massi e dalla necessità di messa in sicurezza di Iaccio Crudele (ritenuto da Astral il punto più critico di tutta la panoramica).
Alla fine delle polemiche, l’11 luglio Paciucci e il deputato di Fratelli d’Italia Paolo Trancassini diedero vita ad un sit-in all’altezza di Fontenova con una 70ina di presenti, caricando a testa bassa contro Gizzi e la chiusura della strada, dopo i sopralluoghi di Astral che aveva segnalato al Comune di Leonessa la pericolosità dello stato di conservazione delle reti antimasso, danneggiate o piene di detriti. Nel frattempo, naturalmente, la strada è rimasta chiusa per tutta l’estate, insieme ai risvolti turistici negativi del caso.
Massi sulla carreggiata. Di vero continua ad esserci soltanto che la Vallonina resta una strada a rischio caduta massi. Lo testimoniano gli scatti de Il Messaggero, realizzati oggi subito dopo il blocco stradale (provenendo da Leonessa) installato a Fontenova per interdire il traffico veicolare e scongiurare esattamente ciò che è visibile al momento: massi di piccole e medie dimensioni che invadono la carreggiata, rendendo difficoltosa e, in alcuni tratti, impossibile la percorrenza che però, al momento, è interdetta al traffico veicolare. Un problema (e una polemica) che ciclicamente precipita sulla Vallonina, come avvenne anche nel 2015, quando in piena stagione estiva la strada era rimasta chiusa e a rotolare furono, più che i massi, le polemiche.
Leggi l'articolo completo suIl Messaggero