Terremoto, a Borbona arrivano i container dei Mormoni: serviranno per la Pro loco e il campo sportivo

Terremoto, a Borbona arrivano i container dei Mormoni: serviranno per la Pro loco e il campo sportivo
RIETI - Hanno fatto discutere alcuni container, apparentemente nuovi, che giacciono inutilizzati nel territorio del comune di Borbona, su un terreno adiacente la strada. I moduli...

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RIETI - Hanno fatto discutere alcuni container, apparentemente nuovi, che giacciono inutilizzati nel territorio del comune di Borbona, su un terreno adiacente la strada. I moduli arrecano il marchio di un’associazione benefica internazionale che indirizza le proprie attività a fini sociali e cause emergenziali. «Si tratta di venti moduli singoli, perfettamente integri, che ci sono stati donati a seguito del terremoto da un’associazione di Mormoni di Roma», chiarisce il sindaco di Borbona, Maria Antonietta Di Gaspare. L’utilizzo della donazione sarà destinato come da accordi a scopi sociali per il territorio che ha fortemente risentito delle ripercussioni dovute allo sciame sismico.


LA COLLOCAZIONE
«Proprio in questi giorni abbiamo effettuato ulteriori sopralluoghi per individuare le aree in cui saranno assemblati e troveranno sistemazione stabile i moduli. Il loro uso sarà duplice: alcuni andranno a sostituire la vecchia sede della Pro loco, attualmente inagibile a causa del terremoto, altri invece saranno sistemati nei pressi del campo sportivo, ad utilizzo di spogliatoi di cui usufruiranno i giocatori che si sfideranno qui, incluse le squadre di Amatrice e dintorni». Sulle tempistiche il sindaco si dice ottimista, i container saranno pronti a breve. «E’ stato preferito prendere tempo per individuare delle soluzioni impattanti nel modo più lieve possibile con il territorio in cui sono collocate. Per noi è fondamentale che non si dia l’idea di temporaneità, di una sorta di baraccopoli che striderebbe inevitabilmente con il contesto ambientale in cui si trova. La decisione è stata ponderata al meglio proprio per salvaguardare questo principio ed individuare le scelte migliori e più consone ai luoghi circostanti».

LE POLEMICHE

A chi l’accusa di aver lasciato in questi mesi la donazione al degrado e alle intemperie, il sindaco Di Gaspare risponde che si tratta di voci del tutto infondate, poiché i container versano in ottime condizioni, e la sensazione di scarso decoro che potrebbe sorgere a prima vista nasce dal fatto che i moduli appaiono grezzi e disordinati in quanto non ancora assemblati: «non appena lo saranno e troveranno il loro uso definitivo si potrà appurare il perfetto stato delle cose e soprattutto tutta la comunità potrà usufruirne», conclude la Di Gaspare. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero