Stefano Rossi, barbiere a Santa Rufina: «Da 26 anni vivo il mio sogno»

Stefano Rossi
RIETI - Aveva 13 anni Stefano Rossi quando ha cominciato a frequentare le botteghe da barbiere. Titolare di un salone a Santa Rufina, nel comune di Cittaducale, oggi festeggia...

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RIETI - Aveva 13 anni Stefano Rossi quando ha cominciato a frequentare le botteghe da barbiere. Titolare di un salone a Santa Rufina, nel comune di Cittaducale, oggi festeggia ventisei anni di attività. «Ai tempi delle medie – ricorda – andavo a scuola la mattina e il pomeriggio imparavo a tagliare, seguendo mio zio che aveva un negozio vicino la scuola Sisti. Ho fatto sei anni di apprendistato a Porta Cintia da Natalino, poi ho rilevato l’attività del mio compare Bastiano a Limiti di Greccio, quando è andato in pensione. Sono rimasto a Greccio sedici bellissimi anni, ho ancora oggi clienti che vengono a fare i capelli a Santa Rufina, dove da dieci anni mi trovo altrettanto bene e dove spero di terminare la mia attività, quando arriverà il momento della pensione».

Cresciuto a Molino della Salce, Stefano ha frequentato la scuola per parrucchieri a Terni, ama particolarmente i tagli corti e le sfumature.

Viene da una famiglia di artigiani, otto fratelli e ventisette nipoti. Il papà era sarto, tra gli zii ci sono tappezzieri e barbieri. Ha due figlie Eleonora di 24 anni e Maria di 4. Donatore di sangue, per lui la pandemia è stata molto dura, segnata soprattutto dalla morte per Covid, del fratello Massimo. «Mentre le spese camminavano – racconta - siamo stati costretti a rimanere chiusi tre mesi. Poi è arrivata la riapertura con tutti i cambiamenti e le nuove regole. Ringrazio il sindaco di Cittaducale che ci è stato accanto, con aiuti concreti e anche attraverso un supporto morale. Nonostante il tanto lavoro nero, è stata comunque una buona ripartenza. Speriamo di continuare così, grazie soprattutto ai clienti che mi sono stati accanto”. Stefano ha tanti affezionati che percorrono chilometri per essere serviti da lui. “Il segreto? Cordialità e serietà, parole chiavi in ogni attività».

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Il Messaggero