Rieti, gara tra i nuovi talenti della cucina: in lizza la chef Carlotta Delicato di Contigliano

Chef Carlotta Delicato
RIETI - Ha visto la luce nel febbraio di quest’anno, ma si è già fatto conoscere tra gli amanti della cucina di livello, il ristorante “Delicato”...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

RIETI - Ha visto la luce nel febbraio di quest’anno, ma si è già fatto conoscere tra gli amanti della cucina di livello, il ristorante “Delicato” di Contigliano. E c’è tempo fino a oggi per votare on-line la chef Carlotta Delicato ai “Cook Awards”, seconda edizione dei premi che celebrano i nuovi talenti del food.


A 28 anni, Carlotta è un nome già noto nel settore: dopo aver vinto Hell’s Kitchen Italia nel 2016, inizia varie esperienze nei ristoranti fine dining in Italia e all’estero, fino a ricoprire il ruolo di executive chef nel ristorante Fire presso l’Hotel W Barcelona. E molto altro. È stata chef professionista in ristoranti italiani, passando poi per le cucine di Jw Marriott a Venezia, Costa Rica, Budapest. Ma dopo tante esperienze in giro per il mondo, Carlotta le radici lavorative sceglie di piantarle a casa.

Il ritorno. Ed è a Contigliano, paese d’origine del marito Gabriele, che ferma la sua corsa, sviluppando la sua cucina per dar vita al ristorante che porta il suo cognome. La coppia restaura i locali della storica farmacia del paese, in pieno centro storico, di fronte alla collegiata di San Michele Arcangelo, ed è lì che la chef decide quale sarà il filo conduttore della sua cucina: la famiglia. Una svolta decisiva alla propria carriera, rallentando i ritmi a misura locale, partendo dall’esaltazione dei prodotti tipici del territorio.
Così, il desiderio di Carlotta di non privarsi dei momenti più importanti della vita, tra cui quelli da trascorrere con il figlio e il marito, la porta a sviluppare l’idea di un ristorante dove anche il cliente possa rivivere l’atmosfera di casa. Una scelta apparentemente controcorrente, che conferma però la tendenza sempre più diffusa di andare a perfezionarsi altrove, magari in una metropoli, per poi mettere a frutto le proprie conoscenze tornando a vivere in provincia.


Il risultato è una cucina di prossimità che fa tesoro della memoria gastronomica, senza nessun eccesso stilistico, poche etichette e prodotti che seguono la stagionalità. «Essere donna e chef è un’importante sfida quotidiana - dice Carlotta. - Il ruolo delle donne in cucina è stato sempre secondario rispetto alle figure di grandi chef uomini, che storicamente hanno guidato questo settore. Fortunatamente, stiamo iniziando a ricevere riconoscimenti e visibilità nel mondo gastronomico e mi sento molto orgogliosa del lavoro svolto fin qui».

 

Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero