Truffe online, la polizia denuncia due persone

Truffe online, la polizia denuncia due persone
RIETI - Nei giorni scorsi personale della Squadra Mobile della Questura di Rieti ha denunciato in stato di libertà due persone, resesi responsabili di due distinte truffe...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

RIETI - Nei giorni scorsi personale della Squadra Mobile della Questura di Rieti ha denunciato in stato di libertà due persone, resesi responsabili di due distinte truffe consumate in danno di due cittadini reatini.

Nel primo episodio delittuoso, una donna reatina ha risposto ad un annuncio su un noto sito di vendite online, per l’acquisto di pellet per stufa, prendendo contatti con il presunto venditore ed inviandogli, con un bonifico, la somma di 400 euro, senza però mai ricevere la merce acquistata.

Nel secondo caso un reatino, intenzionato ad acquistare una stufa a pellet, dopo aver visionato un annuncio di vendita online e contattato l’inserzionista, gli aveva inviato un bonifico di 420 euro senza mai ricevere, anche in questo caso, il bene acquistato.

A seguito delle denunce sporte dalle vittime negli Uffici della Questura di Rieti, gli investigatori della Polizia di Stato hanno immediatamente attivato una serie di accertamenti, sia di iniziativa che delegati dall’Autorità Giudiziaria, che hanno consentito di identificare e denunciare in stato di libertà i due truffatori, due trentenni, entrambi residenti fuori dalla provincia reatina, raccogliendo nei loro confronti numerosi elementi di prova.

Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero