Rieti, Charlie Hebdo replica dopo la querela di Amatrice: "Un clamore sproporzionato"

La vignetta
RIETI - Bisogna qualche volta «trasgredire al tabù della morte». Così Riss, il direttore di Charles Hebdo, ha risposto oggi su France Inter alle critiche...

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RIETI - Bisogna qualche volta «trasgredire al tabù della morte». Così Riss, il direttore di Charles Hebdo, ha risposto oggi su France Inter alle critiche sulla vignetta sui morti del terremoto di Amatrice, dopo che il sindaco della città ha annunciato di voler far causa al giornale satirico. «La morte è sempre un tabù. Bisogna a volte trasgredirlo», ha detto Riss secondo il quale la vignetta sulle vittime del sisma - descritte come «penne al pomodoro», «penne gratinate» e «lasagne» - è «per noi un disegno di humor nero come ne abbiamo fatti in passato, non ha niente di straordinario». Anche dopo gli attentati in Belgio ci furono polemiche per le vignette di Charlie, «ma nessun italiano ha protestato», nota Riss.  Il direttore di Charlie Hebdo se l'è presa poi con i social, dove in seguito alla vignetta sul terremoto sono apparse molte reazioni ostili al suo giornale. «C'è un clamore completamente sproporzionato sui social», ha affermato Riss, parlando di «cretinosfera» e «ospedale psichiatrico a cielo aperto».
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Il Messaggero