RIETI - «Terminillo Stazione Montana? Un’iniziativa che comporta seri rischi finanziari e di default per i Comuni aderenti al Consorzio e che, in dieci anni,...
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LE PREVISIONI
Belli parte dai dati riportati nel business plan allegato al Tsm dove, «stando a quanto dichiarato, il Tsm già nella stagione 2021/22 raggiungerebbe le 280mila presenze, superando del 40-50 per cento Ovindoli e Campo Felice e incrementando di 240mila unità rispetto alle stagioni storiche con neve. Genererebbe cassa per oltre 22 milioni di euro tra il 2020 e il 2025, una condizione che rende tecnicamente non necessario il contributo pubblico a fondo perduto e, sulla carta, esercita una forte attrazione di capitali privati. Il Tsm consuntiva 5 milioni già nel 2021, moltiplica per dieci i ricavi attuali, uguaglia Campo Felice, supera Ovindoli e nel 2025, doppia le due stazioni rivali, in linea con Roccaraso (quasi 9 milioni). Tutto questo nonostante lo stesso piano economico del Tsm giudichi l’infrastruttura fragile, inadeguata e di bassa qualità, non prevedendo investimenti specifici eppure postulandone uno sviluppo esponenziale, tale da fronteggiare da subito una domanda prevista dieci volte superiore a quella attuale».
Le criticità
Belli analizza i nodi critici del piano finanziario: «Il business plan andrebbe rivisto anche solo per tenere conto degli effetti della pandemia, perché le previsioni del Pil e del settore turistico sono di una pesante flessione - spiega. - Inoltre, nel mercato turistico degli sport invernali, la domanda attualmente è stabile, se non in flessione e l’eventuale crescita del Terminillo sposterebbe valore aggiunto da una regione all’altra. Se è credibile che la Regione sostenga il Tsm, questo non lo sarebbe più a livello di Stato centrale, che dovrebbe erogare aiuti statali per sostenere la competizione nella spartizione di un mercato che non cresce». E perché sarebbe un piano a rischio anche per i quattro Comuni di Micigliano, Leonessa, Rieti e Cantalice, nel caso entrassero nella gestione degli impianti? «Il Tsm incamera il contributo a fondo perduto di 20 milioni di euro e, nei dieci anni di investimento, genera circa 40 milioni di fabbisogno finanziario necessario per coprire investimenti e deficit della gestione - prosegue Belli. - Ma la dimensione del bacino di riferimento non sostiene l’ingresso di una realtà nuova delle dimensioni di Campo Felice e Ovindoli. L’analisi dei flussi economici finanziari evidenzia che il nuovo comprensorio non è in grado di sostenersi nel medio-lungo periodo, richiedendo continui interventi per finanziare gli investimenti e sostenere la gestione. Il Tsm prevede poi che la crescita avvenga principalmente a spese dei competitor presenti nel territorio circostante, che sono però collegati con le autostrade, mentre il Terminillo è isolato per un raggio di circa 20 chilometri». Uno scetticismo che, secondo Belli, aumenta guardando anche le presenze garantite dal Tsm: «Il target delle 280mila presenze stimate già al primo anno di attività, quando i nuovi impianti non saranno ancora disponibili, è incoerente con le dimensioni e le caratteristiche del mercato di riferimento - conclude il consulente finanziario. - Un obiettivo che, secondo il business plan, verrà raggiunto in soli 12 mesi è contrario alle più elementari leggi del marketing». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero