Rieti, allo stadio “Scopigno” ormai giocano solo abbandono e degrado

Biglietteria dello stadio
RIETI - Dopo la denuncia presentata qualche settimana fa, le opposizioni tornano a fare sentire la propria voce sulla situazione di «incuria» e «abbandono»...

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RIETI - Dopo la denuncia presentata qualche settimana fa, le opposizioni tornano a fare sentire la propria voce sulla situazione di «incuria» e «abbandono» nel quale versa lo stadio cittadino del calcio, intitolati a Manlio Scopigno. «Rieti città dello sport è sempre stata la definizione calzante per il nostro capoluogo. Lo è stata quando la classe politica ha dedicato risorse ed energie alle tante, splendide strutture presenti nel territorio. Non è ovviamente il caso della giunta Sinibaldi, che non fa nulla per nascondere il proprio disinteresse nei confronti dell’argomento». 


Attaccano così in una nota i consiglieri comunali Paolo Bigliocchi, Emiliana Avetti, Rosella Volpicelli (Partito democratico), Simone Petrangeli, Elena Leonardi, Gilberto Aguzzi, Arianna Grillo (Rieti città futura), Carlo Ubertini (Psi) e Gabriele Bizzoca (T’immagini). 
Per le minoranze il caso più eclatante riguarda appunto lo stadio Centro d’Italia. «Tornato nelle mani del Comune - raccontano le opposizioni - è stato abbandonato dopo le vicissitudini calcistiche avvenute in estate e ora versa in condizioni davvero drammatiche». Il riferimento è alla scomparsa dalla scena calcistica locale della società Football club calcio. La giunta Sinibaldi, all’epoca, si era difesa così: «Il Comune sta già facendo la propria parte, avviando le procedure di recupero della gestione dello stadio Centro d’Italia». Ma distanza di mesi la situazione non sembra sia cambiata. Per le minoranze, infatti, l’incuria dello “Scopigno” è sotto gli occhi di tutti. 
«L’ingresso – sottolineano – del locale adibito a biglietteria, tra l’altro, è stato forzato da un paio di settimane e nessuno è ancora intervenuto per riparare il danno». Non solo. «Due delle tre società di calcio ad oggi operanti a Rieti – aggiungono – da tempo hanno chiesto al Comune, anche in via ufficiale, informazioni su tempi e modi per poter eventualmente disputare i propri incontri allo stadio». Ma nessuna risposta sarebbe arrivata dai piani alti di Palazzo di città. 
E poi parte la stoccata all’indirizzo dell’assessore comunale allo Sport, Chiara Mestichelli. «Sembra evidente – affermano – come l’assessore Mestichelli non abbia la minima idea di cosa fare, e punti solo a prendere tempo in attesa di chissà quale evento miracoloso». 

I nove consiglieri dell’opposizione intanto giovedì prossimo effettueranno un sopralluogo all’interno e all’esterno dell’impianto, per accertarsi delle condizioni effettive dello stadio reatino. «Informeremo la cittadinanza – concludono – in modo dettagliato, ma purtroppo abbiamo già il sentore che non ci troveremo davanti a un bello spettacolo». Costruito in modo parziale nel 1991, il “Manlio Scopigno” è diventato un vero e proprio stadio solo nell’ell’ ottobre del 1997 quando l’allora assessore allo Sport, Marzio Leoncini tagliò il nastro in occasione della partita Italia-Inghilterra, valevole per le qualificazioni europee Under 21. Nessuno avrebbe immaginato che 26 anni dopo avrebbe fatto questa fine.

 

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Il Messaggero