RIETI - Bruno e Federico Vespa premiati al Rieti Sport Festival. I reatini hanno affollato la zona conferenze del villaggio del Coriandolo per ascoltare l'intervista di...
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Ai due il premio Rsf perché conducono una trasmissione pur con differenze di passione sportiva ed essendo padre e figlio (noti i loro siparietti e diverbi in diretta). A premiarli Federico Rinaldi e Vincenzo Regnini.
IL LEGAME RIETI-L'AQUILA
Bruno e Federico Vespa incalzati da Meloccaro hanno raccontato anche del loro legame con Rieti: «Avevamo dei parenti qui e poi amo le città piccole dove si vive bene. Dite di avere dei problemi, ma venite a Roma...». Bruno Vespa ricorda: «Quando non c'era la Roma-L'Aquila, i primi viaggi da L'Aquila verso Roma li facevo con il bus. Erano viaggi lunghi, la sosta a Rieti era refrigerante. Ricordo il 4 Stagioni, possibile?» e la platea annuisce, con l'intervento dal pubblico anche del sindaco Cicchetti. Poi la passione per il calcio: Bruno è juventino, Federico romanista. «A Rieti si può fare sport a differenza de L'Aquila. Basta vedere il calcio: la squadra è stata promossa in C. A L'Aquila ci sono problemi societari...» ha detto Federico. «Fa piacere vedere che qui si abbiano risultati importanti che a L'Aquila non arrivano. C'è un forte legame tra i territori: ci sentiamo più vicini a questa parte di territorio che l'altra dell'Abruzzo» replica Bruno.
LO SPORT E...
«Io sono un fautore della moviola - dice il giornalista Rai sulla Var, incalzato da Meloccaro - sulle sanzioni alle società sarei più duro». Poi la confessione: «Per il pubblico di Porta a Porta lo sport non tira». Dal pubblico anche un’osservazione: «Bruno, lei non sembra uno sportivo...». «Ma io sono campione abruzzese juniores di doppio di tennis, tiè». Aneddoti legati allo sport e alla professione per i due giornalisti, ma anche la politica: «Contento che sia andato al governo il M5S, altrimenti avrebbero detto che non glielo hanno fatto fare. Ora giudicheremo». Sul tema, c’è disputa con il figlio: «Si arriva alle Europee poi si vota...» dice Federico, «Ma che ne sai...» replica Bruno. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero