Rieti, lo speaker Stefano Pozzovivo all'università di Firenze fa lezione su “Public Speaking e Diritto"

Stefano Pozzovivo durante la lezione
RIETI - L’Università di Firenze apre le porte a Stefano Pozzovivo. Decine di studenti della Facoltà di Giurisprudenza, lo scorso mercoledì, hanno...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
RIETI - L’Università di Firenze apre le porte a Stefano Pozzovivo. Decine di studenti della Facoltà di Giurisprudenza, lo scorso mercoledì, hanno assistito a “Public Speaking e Diritto”, incontro formativo di cui il noto speaker reatino è stato protagonista. Nessuno meglio di Pozzovivo poteva porre l’accento sull’importanza e le difficoltà del saper parlare in pubblico, per i giovani universitari e non solo: «Quando parliamo di public speaking pensiamo sempre a situazioni in cui la platea è numerosa, ma in realtà spesso è difficile parlare anche davanti a tre persone – spiega Pozzovivo – Ci sono tanti fattori da considerare, fra questi l’emotività». 


Un incontro reso possibile dall’organizzazione studentesca “Csx – Firenze”, che ha così offerto a decine di ragazzi la possibilità di saperne di più sul public speaking all’interno del mondo giuridico, relazionale ed editoriale. Interessante anche la parentesi dedicata ai grandi cambiamenti dei mezzi comunicativi con lo sviluppo di internet: «La tecnologia ha aggiunto velocità – sottolinea – Ma ha anche diminuito la capacità di ognuno di saper argomentare ed esporre i propri pensieri in modi diversi da una tastiera su una chat, piuttosto che in un post». 

Un’esperienza sicuramente positiva per tutti i partecipanti, ora più consapevoli che mai dell’importanza del public speaking  perché, come lo stesso Pozzovivo afferma: «Siamo quello che diciamo, ma anche come lo diciamo». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero