Rieti, sottopassi ferroviari per limitare i disagi del transito dei treni

Passaggio a livello
RIETI - Sottopassi ferroviari per limitare i disagi dovuti al passaggio dei treni in città. Pedonali nella maggior parte dei casi, veicolari in almeno un punto. E’ la...

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RIETI - Sottopassi ferroviari per limitare i disagi dovuti al passaggio dei treni in città. Pedonali nella maggior parte dei casi, veicolari in almeno un punto. E’ la sintesi del piano che potrebbe cambiare il volto di Rieti e che sarebbe allo studio in Comune. Un’intuizione del consigliere comunale Moreno Imperatori che, coinvolgendo il sindaco Antonio Cicchetti, insieme all’assessore all’Urbanistica, Antonio Emili, sarebbe riuscito a portare il progetto al centro di una riunione che si dovrebbe tenere la prossima settimana. Il 27 giugno in Comune dovrebbe arrivare un gruppo di tecnici e di responsabili di Rete Ferroviaria italiana per mettere mano a quello che, allo stato attuale, è uno studio in fase avanzata.


I 16 PUNTI INTERESSATI
Tutto nasce dal fatto che Rfi starebbe portando avanti una politica di viabilità alternativa, che interesserebbe proprio i sottopassi ferroviari. Due le scelte possibili: deviazioni di percorso rispetto ai passaggi delle ferrovie o sottopassi pedonali. A Rieti i punti interessati sono 16, considerando l’intero territorio comunale che include anche le frazioni. Nell’area urbana i punti di «incrocio» con la ferrovia serviti da passaggio a livello sono almeno 5, considerando Villa Reatina, la Terminillese, via Porrara, via Mulino della Salce e, ovviamente, viale Maraini.

VIALE MARAINI
Quest’ultimo merita un discorso a parte. Da anni la chiusura del passaggio a livello in viale Maraini spezza in due la città e crea enormi disagi alla viabilità cittadina. Per questo motivo nella strada che collega porta Cintia alla periferia nord di Rieti è stato ipotizzato un sottopasso veicolare. Un’idea più volte avanzata in passato, sempre accantonata per i costi eccessivi e per i tempi di realizzazione. Per creare un sottopasso in viale Maraini che non abbia pendenze eccessive ma, al tempo stesso, abbia un’altezza adatta al passaggio di camion, la strada dovrebbe cominciare a scendere poco dopo la curva di piazza Marconi e dovrebbe risalire all’altezza di via Gherardi: un lavoro su un totale di oltre 300 metri di strada, che potrebbe durare diversi anni. I reatini che hanno superato gli «anta» ricordano come un incubo la realizzazione del sottopasso di via Fratelli Cervi, che servì ad evitare l’incrocio con via Loreto Mattei e ad allargare un piccolissimo sottopasso già esistente, consentendo di sbucare facilmente all’altezza della Questura.


Un’opera che richiese lavori molto lunghi e creò problemi alla circolazione. Pensare di bloccare viale Maraini per tanto tempo è un’ipotesi che mette i brividi, anche in considerazione del fatto che, per ora, non si è parlato di coperture economiche. Temi che verranno affrontati il 27 giugno e, guardando il rovescio della medaglia, il fatto che a Rieti si torni a parlare di opere infrastrutturali non può che essere positivo. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero