Rieti, installazioni sonore di Composit nella Rieti Sotterranea

L'iniziativa
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RIETI - La Rieti Sotterranea è stata, ieri, una cornice eccezionale per il lavoro dei partecipanti al festival internazionale di musica contemporanea Composit. Artisti e docenti provenienti da tutto il mondo hanno sentito forte l’abbraccio della città, grazie ai numerosi intervenuti, 150 circa, che hanno preso parte all’evento di installazioni sonore nella città sotterranea, ad ingresso gratuito. Tanti visitatori tutti insieme l’ambiente sotto la città forse non li aveva mai accolti. Il benvenuto ai partecipanti, tra loro anche numerosi bambini, è stato dato dal direttore artistico del Festival Davide Ianni, con lui Rita Giovannelli, direttrice della Rieti Sotterranea. “Rieti Sotterranea è a disposizione dell’intera città – ha tenuto a sottolineare Giovannelli, annunciando l’avvio di nuovi scavi – Cominceremo a scavare sotto la chiesa di San Pietro, dove si trova la libreria di via Roma, un progetto impegnativo e ambizioso”.

Gli archi romani e le volte medievali hanno fatto da culla a sorgenti sonore nascoste, interattive e non, che hanno permesso all'ambiente, già particolarmente suggestivo, di emanare musica.
Così, seguendo le istruzioni lasciate in vasetti di vetro, camminando silenziosamente e delicatamente verso il “sanctuario” e bussando tre volte su una tavola di legno, posizionata nei pressi di un altare, è stato possibile domandare benedizioni sonore.
I tanti bambini presenti si sono divertiti anche ad emanare suoni da una chitarra nascosta in una grotta, o a scoprire antri dove nascondersi a vedere la loro immagine in una sorta di ologramma. Le pietre della Rieti Sotterranea hanno poi creato echi, prendendo suoni provenienti dalla strada.

A guidare i compositori che hanno realizzato le installazioni sonore, gli insegnanti Peter Ablinger, austriaco, i cui lavori sono stati esposti a Colonia, Linz, Vienna, Berlino, Santa Monica e Jean Francois Charles, professore di composizione e Interactive Media all'Università di Iowa, compositore, clarinettista e designer di live electronics. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero