RIETI - «Una figura di m…». Antonio Cicchetti non ci gira intorno: la storia della piscina senz’acqua nel giorno dell’apertura che ha fatto in un...
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CONTRO GLI «AMICI»
Cicchetti evoca altri boicottaggi, ben più gravi di quello sulla piscina: «Ma io mi segno tutto, e a certa gente gli farò passare la voglia». Brucia anche il caso Di Lorenzo, che dal suo Cronaca di Rieti ha pesantemente bombardato giunta e dirigenti salvando solo sua moglie, l’assessore Elisa Masotti. Ne ha scritto Il Messaggero, parlando di un sindaco stretto nella morsa del fuoco amico, e al Il Messaggero Cicchetti ha risposto: «Non mi sento affatto stretto, e comunque sono abituato a divincolarmi da chi pensasse di dettare condizioni di qualsiasi tipo. Il “fuoco amico” è, peraltro, moralmente deprecabile, e chi pensasse di farne una pratica, direttamente o indirettamente, sarebbe destinato a patirne le inevitabili conseguenze». Traduzione (non autorizzata): per stavolta la Masotti la scampa, al prossimo inciampo saluterà.
CONTRO I NEMICI
Ce n’è anche per il “fuoco avversario”: «Al mio predecessore (Simone Petrangeli, che ieri ha evocato Fantozzi, ndr) consiglierei un’attenuazione della vis polemica – scrive Cicchetti - sia perché alcuni pagamenti ancorché previsti non possono essere effettuati (il riferimento è alla Esperia, che avrebbe problemi fiscali nel riscuotere il dovuto dal Comune, ndr) sia perché questa giunta è impegnata, con atti concreti, da un anno, ad affrontare le criticità del bilancio ereditato». L’ipotesi del dissesto non è per nulla accantonata: il sindaco giura di lavorare per evitarlo, ma è un punto interrogativo. L’opposizione sta in campana: il timore di Petrangeli è che alla fine il dissesto arrivi.
I FRONTI DELLA CRISI
Nel frattempo si moltiplicano i fronti di crisi specie nel sociale mentre non si sblocca ancora la partita Asm. Sugli asili l’incontro tra Comune, Esperia e sindacati è rinviato alla settimana prossima. Sulla paralisi del Consorzio sociale tornano a battere i consiglieri Angelucci, Ludovisi e Ubertini: ieri in commissione è arrivata la conferma del mancato trasferimento dal Comune al Consorzio di circa 4 milioni di euro, fondamentali per la gestione dell’ente e per l’istituzione di nuovi servizi.
OPPOSIZIONI ALL'ATTACCO
«Il Comune non ha saputo dare giustificazione e questo ci fa sospettare che alla base ci sia una resistenza di carattere politico», dichiarano i tre consiglieri. «Questo getta ombre inquietanti sulla condizione attuale e sulle prospettive future del consorzio, strumento fondamentale per erogare servizi sociali a fronte di bisogni reali purtroppo crescenti». Quanto ad Asm, con la proroga dei servizi in scadenza, l’idea che sta prendendo corpo è quella di traghettare i servizi pubblici (igiene e trasporto locale) da Asm a Sogea. Ma è ancora un’idea, appunto.
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Il Messaggero