Terremoto, il sindaco di Cittareale Nelli: «Serve il via libera rapido a manufatti quando le seconde case sono inagibili»

Una casa lesionata (archivio)
RIETI - In pochi giorni, la proposta ha suscitato un grande interesse e sarebbe fondamentale per la ripartenza dell'economia. Il sindaco di Cittareale, Francesco Nelli, torna...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
RIETI - In pochi giorni, la proposta ha suscitato un grande interesse e sarebbe fondamentale per la ripartenza dell'economia. Il sindaco di Cittareale, Francesco Nelli, torna a caldeggiare la possibilità che i proprietari di seconde case, dichiarate inagibili, possano posizionare un manufatto, per trascorrere, come in passato, un periodo, magari in estate. «A Cittareale, come negli altri paesi dell'area - spiega Nelli - è fondamentale che le persone tornino, come sempre avvenuto. Solo così, le attività del territorio potrebbero tornare a lavorare. Per questo, l'idea è che si arrivi a un'ordinanza del Dipartimento di Protezione civile che consenta il posizionamento di un manufatto, nell'area della seconda casa o in spazi definiti, ovviamente con volumi prestabiliti, così come tutte le regole da rispettare e a carattere temporaneo».

Gran parte dei proprietari di seconde case sono originari di Cittareale e paesi vicini ma abitano spesso a Roma. «Questa decisione avrebbe un costo zero per il Comune - osserva Nelli - consentirebbe di far lavorare le imprese del territorio e, soprattutto, di fare tornare le persone. Ma la decisione va presa ora, per consentire le operazioni entro l'estate». L'alternativa è l'abbandono. «Se si salta il ritorno in un anno - conclude Nelli - si rischia che famiglie e bambini non tornino più». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero