Cottanello, bambino dimenticato sullo scuolabus: cambia la procedura

Scuolabus (Archivio)
RIETI - «Vergognosa la strumentalizzazione politica fatta per il caso». Ci va giù pesante il sindaco di Configni e presidente dell’Unione Val d’Aia,...

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RIETI - «Vergognosa la strumentalizzazione politica fatta per il caso». Ci va giù pesante il sindaco di Configni e presidente dell’Unione Val d’Aia, Luciano Leonardi, rispetto all’interrogazione presentata dalla minoranza consiliare di Cottanello, su quanto accaduto qualche giorno fa su uno scuolabus, su cui è stato lasciato, per dimenticanza, un bambino di tre anni. «Si tratta di un fatto gravissimo - aggiunge Leonardi - che nessuno, in nessun modo, voleva sottacere né nascondere, ma è indegno il modo in cui il fatto sia stato strumentalizzato». Per fortuna il fatto non ha avuto conseguenze irreversibili e il bambino, che frequenta la scuola dell’Infanzia, che con assoluta certezza si è addormentato lungo il tragitto da casa a scuola e che scivolando sul sedile è sparito agli occhi dell’accompagnatore, è stato ritrovato in perfetta salute da alcuni dipendenti comunali, dopo tre ore da quando il mezzo è stato spento e chiuso.

 

La vicenda


Due le coincidenze fortunate che si sono concatenate: la prima le temperatura non troppo elevata, che ha fatto sì che il bambino continuasse a respirare senza problemi, la seconda che proprio il 1° ottobre alcuni dipendenti comunali, al mattino, si stavano recando verso una grande sala che lo stesso giorno avrebbe ospitato il consiglio comunale, in prossimità di dove era parcheggiato il pulmino per sistemarla e permettere di svolgere la riunione. E sono stati gli stessi operai a dare l’allarme. «Ieri mattina - prosegue il presidente - abbiamo convocato una riunione a cui ha partecipato tutta la giunta dell’Unione, la Polizia municipale, gli autisti e gli accompagnatori. Tutti i coinvolti sono rimasti sbalorditi da quanto successo, ma va detto che il servizio è svolto da anni dalle stesse persone e che tutti lavorano in maniera egregia. L’accaduto, seppur terribile e che ci ha spinto a mettere in atto una nuova procedura proprio per scongiurare che qualcosa di simile possa accadere, non può mettere così in cattiva luce il servizio». E la nuova procedura prevede zero possibilità di errori: una scheda sulla quale l’accompagnatore sarà chiamato ad annotare le generalità del bambino che sale sullo scuolabus, l’orario della salita e l’orario della discesa. Durante la riunione il responsabile dell’ufficio tecnico, autorizzato, ha informato che la famiglia non intende sporgere denuncia e che si dissocia da quanto fatto dalla minoranza, ma intanto indiscrezioni dicono che l’autista, dipendente della cooperativa attraverso la quale l’Unione svolge il servizio, sentendosi fortemente responsabile di quanto accaduto, avrebbe presentato le proprie dimissioni.

 

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Il Messaggero