Rieti, i piccoli della scuola dell'infanzia di Santa Rufina all'iniziativa "Nontiscordardimé"

di Daniela Melone

RIETI - Anche l’istituto comprensivo Galileo Galilei ha preso parte venerdì alla giornata nazionale di volontariato dedicata alla qualità e alla...

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RIETI - Anche l’istituto comprensivo Galileo Galilei ha preso parte venerdì alla giornata nazionale di volontariato dedicata alla qualità e alla vivibilità degli edifici scolastici “Nontiscordardimé - Operazione scuole pulite”. L’iniziativa promossa da Miur e Legambiente, ha visto protagonisti i piccoli della scuola dell’infanzia di Santa Rufina, i loro genitori e le maestre. Tutti insieme, durante la mattinata, hanno piantato fiori, ridato vita all'orto scolastico, messo a dimora un albicocco, potato e ritinteggiato alcuni spazi comuni. Soddisfatta la dirigente scolastica Mirella Galluzzi: “Ringrazio la comunità che ha dato vita a questo restyling. La cura degli ambienti è uno degli obiettivi da perseguire fin da piccoli”. Tocchi di colore per ravvivare l’ambiente, piantumazioni di piante e fiori nei cortili, ritinteggiature degli spazi comuni e tutto ciò che serve per rendere la scuola un luogo accogliente, allegro, vivace. Sono azioni che rendono questa esperienza un momento di educazione alla cittadinanza attiva stimolante per i più piccoli ed utile per fare presente alle amministrazioni competenti eventuali carenze e necessità di intervento negli edifici. Presente anche il sindaco di Cittaducale Roberto Ermini soddisfatto per la buona riuscita dell’iniziativa: “Abbiamo messo a disposizione i nostri dipendenti - ha commentato Ermini. - Ci siamo occupati dell’orto acquistando i materiali, abbiamo rimesso in sesto questa scuola ed è bello vedere la partecipazione dei genitori”. “Per noi è il secondo appuntamento con l’Istituto Comprensivo Galileo Galilei di Cittaducale - dice Gabriele Zanin, presidente di Legambiente - Vogliamo richiamare l’attenzione sull'importanza dell'antisismicità delle scuole e puntiamo ad una consapevolezza della qualità della vita anche all'interno degli edifici scolastici”.

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Il Messaggero