Rieti, il giovane portiere Relandini sogna un futuro nel Real: «Sarebbe il massimo, cresciuto con Micoli e Putano»

Marco Relandini (Foto Massimo Rinaldi)
RIETI - Uno dei prodotti migliori del vivaio amarantoceleste targato Montebuono. Marco Relandini, portiere classe 2001, si è messo in evidenza praticamente in tutte le...

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RIETI - Uno dei prodotti migliori del vivaio amarantoceleste targato Montebuono. Marco Relandini, portiere classe 2001, si è messo in evidenza praticamente in tutte le categorie. Quest'anno, per lui, non solo l'under 19, ma anche la possibilità di vivere tutta la stagione aggregato alla prima squadra: «Esperienza fantastica che non dimenticherò - racconta Relandini - è bellissimo stare a contatto con campioni che hanno contribuito alla mia crescita. Portieri come Micoli e Putano ti danno consigli per migliorare, mi hanno accolto nel gruppo in maniera fantastica».


Non solo, come detto, la prima squadra, dove si è tolto lo sfizio di esordire contro l'Arzignano, ma anche una stagione importante contro l'Under 19: «Con l'under pochi di noi avevano esperienza con un campionato nazionale, chiaramente questo è uno svantaggio. L'aiuto di Diego De Michelis e Stentella è stato importante, per me loro sono due fratelli. SIamo riusciti a superare la Lazio, per me un grande successo. Nei playoff l'Italpol si è fatta trovare meglio di noi, più pronta, ma sono comunque orgoglioso di tutti i miei compagni. Voglio ringraziare tutti, lo staff, i miei compagni e mister Fabio Stentella».

Ora però lo sguardo è rivolto al futuro: «Voglio continuare a lavorare ed impegnarmi, per diventare il primo portiere di questa società - racconta Relandini - so che è difficilissimo, ma ognuno lavora per il massimo. Il futsal è uno sport meraviglioso, rispetto al calcio il portiere è più coinvolto, anche se avendo iniziato proprio con il calcio non lo dimenticherò».  Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero