RIETI - La statua di Sant'Antonio alle 19.10 ha lasciato la Chiesa di San Francesco, sulle spalle dei portatori con in dosso il tradizionale saio della Pia Unione....
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Ad attendere l'uscita della macchina, centinaia di reatini raccolti in piazza San Francesco, moltissimi dei quali hanno poi formato la processione al seguito delle donne vestite di nero e con in braccio i ceri che illumineranno fino a tarda serata le vie della città. In processione - che sulla strada troverà le tradizionali infiorate - anche la delegazione della città tedesca gemellata di Nordhorn, con in testa il sindaco. Una volta in piazza Vittorio Emanuele, ad accogliere la statua dovrebbero esserci i rintocchi della campana del Municipio. Una volta rientrata a San Francesco, la processione sarà seguita dalla benedizione con la reliquia, alla presenza del Vescovo Delio Lucarelli.
«Dopo diversi decenni abbiamo rimesso in funzione la campana civica come strumento per segnalare grandi eventi di carattere nazionale e cittadino. Un gesto simbolico per dimostrare il legame profondo tra la nostra Città, la Processione di Sant'Antonio e i festeggiamenti antoniani. In questo modo abbiamo inteso testimoniare la volontà di costruire un ponte, tra laici e credenti e tra Istituzioni civili e Istituzioni religiose, come elemento per tenere unita la nostra Comunità. La crisi che attraversa la società attuale è fondamentalmente una crisi etica. L'occasione della Processione dei Ceri, oggi più che mai, deve rappresentare, quindi, la riscoperta di un senso di appartenenza alla Comunità, nel quadro di valori comuni». È quanto dichiara in una nota il sindaco di Rieti, Simone Petrangeli Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero