Rieti, protesta a Roma degli agenti di polizia anche dal Reatino

Polizia
RIETI - Protesta degli agenti di polizia anche dal Reatino a Roma "per le mancate promesse del governo in materia di sicurezza". La protesta è in programma...

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RIETI - Protesta degli agenti di polizia anche dal Reatino a Roma "per le mancate promesse del governo in materia di sicurezza". La protesta è in programma giovedì 25 luglio. "Governo del cambiamento? Sulla sicurezza cambia poco o niente - spiega una nota sottoscritta dal segretario provinciale di Silp Cgil Rieti, Gianluca De Santis. - Slogan, molte promesse ma i problemi della sicurezza, anche nella nostra città, sono e restano gli stessi rispetto a 14 mesi fa, quando si è insediato l'esecutivo Conte. Siamo senza contratto di lavoro da oltre 200 giorni e non ci sono risorse adeguate per correggere il riordino interno delle carriere. Una doppia penalizzazione per chi veste una divisa, destinato ad avere nei prossimi anni stipendi peggiori rispetto al passato. Per questo anche noi saremo a Roma il 25 luglio, davanti a Montecitorio, per far sentire la nostra voce".

"Per quel che riguarda la riforma dei ruoli e delle qualifiche – dice De Santis - e in relazione all'atteso decreto correttivo, a disposizione ci sono appena 23 milioni di euro per la Polizia di Stato e 10 milioni per la Polizia Penitenziaria. Cifre irrisorie per migliorare un riordino costato 1 miliardo. La legge delega scade tra l'altro a fine settembre. Dal governo nessun segnale anche sul contratto, scaduto da oltre 200 giorni. Peraltro le risorse ad oggi previste garantiscono, a malapena, il tasso di inflazione programmata".
"Anche sugli organici e sulle assunzioni - conclude De antis - si fa molta propaganda perché ad oggi pur se sono arrivati nuovi Agenti in Questura o nelle Specialità, non si sanano i pensionamenti, rispetto a quanto previsto dal vecchio piano di assegnazioni. Le nuove assunzioni annunciate 'sforneranno' agenti solo nel 2020 e comunque si tratta di numeri che come già detto non compenseranno, minimamente, i pensionamenti. La nostra mobilitazione non è iniziata oggi e non terminerà certamente il 25 luglio". Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero