"Per quel che riguarda la riforma dei ruoli e delle qualifiche – dice De Santis - e in relazione all'atteso decreto correttivo, a disposizione ci sono appena 23 milioni di euro per la Polizia di Stato e 10 milioni per la Polizia Penitenziaria. Cifre irrisorie per migliorare un riordino costato 1 miliardo. La legge delega scade tra l'altro a fine settembre. Dal governo nessun segnale anche sul contratto, scaduto da oltre 200 giorni. Peraltro le risorse ad oggi previste garantiscono, a malapena, il tasso di inflazione programmata".
"Anche sugli organici e sulle assunzioni - conclude De antis - si fa molta propaganda perché ad oggi pur se sono arrivati nuovi Agenti in Questura o nelle Specialità, non si sanano i pensionamenti, rispetto a quanto previsto dal vecchio piano di assegnazioni. Le nuove assunzioni annunciate 'sforneranno' agenti solo nel 2020 e comunque si tratta di numeri che come già detto non compenseranno, minimamente, i pensionamenti. La nostra mobilitazione non è iniziata oggi e non terminerà certamente il 25 luglio".
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