Rieti, continuano gli episodi di intemperanza da parte di un cittadino nigeriano: “Il solito” si denuda e inveisce

Rieti, continuano gli episodi di intemperanza da parte di un cittadino nigeriano: “Il solito” si denuda e inveisce
RIETI - Seminudo con slip e pantaloni completamente tirati giù inveisce in via Porta Conca in pieno centro cittadino. Crea ancora disordine e scompiglio il cittadino...

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RIETI - Seminudo con slip e pantaloni completamente tirati giù inveisce in via Porta Conca in pieno centro cittadino. Crea ancora disordine e scompiglio il cittadino nigeriano ormai noto e conosciuto come Ernest, responsabile di numerosi episodi di intemperanza, disordine e aggressioni in città.

Ieri, 20 ottobre, l'ultima vicenda che ha reso di nuovo necessario l'intervento degli uomini della Squadra volante delle questura di Rieti. Ma sono decine - se ne conterebbero al momento oltre 25 - gli interventi da parte e di polizia e carabinieri per le azioni del nigeriano in città. Ormai quando vengono allertate le forze dell'ordine lo straniero viene indicato come "Il solito".

Ieri in serata, intorno alle 21.30, nell'area del centro storico, si è calato le brache abbassando pantaloni e mutande per inveire contro alcune persone presenti in quel momento e che hanno successivamente allertato ĺe forze dell'ordine.

Lo stesso straniero, nei giorni scorsi, era stato l'oggetto di un esposto da parte di numerosi cittadini di via Ricci perchè più volte infastiditi e importunati dal giovane. Interventi che gli operanti delle forze dell'ordine spesso eseguono congiuntamemte al personale del 118 per un successivo trattamento sanitario o per riportare la calma nel nigeriano che presenta segni di disturbo che necessitano un opportuno trattamento medico adeguato.

Una vicenda di cui però organi, enti ed istituzioni territoriali preposti non sembrano ancora farsi carico evidenziandosi così una situazione grottesca in considerazione del fatto che il nigeriano - oltre ad essere stato più volte fermato - è stato anche arrestato in due occasioni ma, ad oggi, libero di circolare. 

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Il Messaggero