Rieti, morosi messi alla gogna: Consumati: "Tesi contraddittorie da parte del sindaco Micarelli"

Comune Poggio Mirteto
RIETI - Non accenna ad andare in archivio il caos generato dalla...

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RIETI - Non accenna ad andare in archivio il caos generato dalla pubblicazione, sull’albo pretorio on line del comune di Poggio Mirteto, degli elenchi, con tanto di nomi e importi, dei morosi per Tari e acqua 2014. Un calderone nel quale sono finite persone in vista della cittadina mirtense, enti pubblici e moltissimi utenti che avevano già sanato le proprie posizioni debitorie. A finire del mirino è soprattutto il sindaco Giancarlo Micarelli, la cui gestione della vicenda è stata fortemente contestata dalla minoranza. “Che chi deve pagare, paghi è una cosa scontata e nessuno la mette in discussione. Ma il punto dirimente, qui, - interviene Walter Consumati – è un altro. Ovvero che siamo di fronte a un sindaco che un giorno dice una cosa, difendendo l’operato dell’Ente, e il giorno dopo sostiene tutto il contrario. Un atteggiamento abituale per il Micarelli, che è solito non mantenere la parola data e rimangiarsi ciò che dice. Basti pensare che sono tre anni che promettere di dare alla minoranza gli strumenti previsti dal regolamento e indispensabili a svolgere il proprio ruolo, e i consiglieri ancora non hanno nemmeno una sedia su cui sedersi. Quello che è accaduto è gravissimo, soprattutto per le tante attività commerciali che sono state inserite negli elenchi nonostante si fossero già regolarizzate. Molti cittadini si stanno organizzando per attivare una class action. I nomi non andavano pubblicati, era sufficiente inserire i numeri dei ruoli. È evidente che è stato commesso un errore. Non ne faccio una questione personale – continua Consumati – ma politica. Il sindaco deve assumersi le proprie responsabilità, e con lui anche l’assessore competente in materia e il segretario comunale, che immaginiamo sia responsabile di quanto viene pubblicato sull’albo pretorio on line. Per non parlare poi della correttezza dei dati riportati che in alcuni casi sappiamo già essere carente, quando all’interno di un Comune dovrebbe essere garantita. Ma qui ogni volta che si sollecitano i problemi, nessuno risponde”.
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Il Messaggero