Rieti, l'ex ospedale diventerà un campus universitario: alloggi e aule per gli studenti ma tempi non brevi

L'ex ospedale di Rieti
RIETI - Un bando di gara di tre milioni e 488mila euro per realizzare il secondo stralcio dei lavori di riqualificazione dell’ex ospedale del centro storico di Rieti....

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RIETI - Un bando di gara di tre milioni e 488mila euro per realizzare il secondo stralcio dei lavori di riqualificazione dell’ex ospedale del centro storico di Rieti. È la cifra stanziata dall’Ufficio speciale per la Ricostruzione della Regione Lazio, guidato da Wanda D’Ercole, per l’affidamento della progettazione sia definitiva che esecutiva e la realizzazione dei lavori che dovranno sostenere l’ammodernamento dell’ex nosocomio in campus universitario, diviso tra nuove aule e alloggi per gli studenti. L’intervento interesserà la nuova funzionalità e il recupero di porzioni del complesso, incluso l’efficientamento energetico, la mitigazione della vulnerabilità sismica e il percorso interno ai fabbricati della struttura. Ad annunciare la prima parte di riqualificazione del vecchio nosocomio era stato invece, nel febbraio scorso, l’ex presidente della Commissione Bilancio della Camera, Fabio Melilli, attraverso lo stanziamento di poco più di 8 milioni e mezzo di euro, di cui 5 milioni messi sul piatto dall’Ufficio speciale per la Ricostruzione, guidato da Giovanni Legnini, attingendo al miliardo e 670 milioni di euro riservato alle aree del sisma dal fondo complementare del Pnrr (30 miliardi), mentre altri 3 milioni e 600mila euro erano arrivati dal contratto istituzionale di programma.

Le previsioni. Per arrivare al vecchio ospedale trasformato in campus universitario ci vorrà tuttavia ancora qualche anno, mentre con i nuovi corsi già attivati e altri in arrivo il prossimo anno accademico, la Sabina universitas è consapevole che da settembre 2023 si troverà a dover fronteggiare la carenza di aule. Palazzo Aluffi, bello e funzionale, da solo non basta infatti a contenere i numeri in crescita e così, come già annunciato a Il Messaggero dal presidente del Consorzio della Sabina universitas, Antonio D’Onofrio, in futuro alcuni corsi verranno temporaneamente trasferiti all’Asi, al Nucleo industriale. «Con questi ultimi investimenti che sono stati appena annunciati, si comincia davvero a parlare di recupero dell’ex ospedale - commenta D’Onofrio. - Il primo stralcio dei lavori, che sono ancora in esecuzione, riguarda la sezione iniziale del fabbricato, dove dovrebbero sorgere gli alloggi per gli studenti: questo secondo stanziamento utilizzerà invece i fondi regionali per mettere in sicurezza la parte successiva. D’altronde si tratta di una struttura sulla quale si è operato in anni ormai lontani, pertanto le norme sismiche sono cambiate e sono quindi necessari sia il consolidamento che la messa a norma. Le cifre attuali sicuramente non bastano e serviranno altri fondi per recuperare l’intera superficie e costruire le nuove parti. Inoltre, per poter adoperare la prima parte già investita dai lavori serviranno almeno due, tre anni e, prima dell’aumento delle materie e dei prezzi, si sarebbe potuta ipotizzare la necessità di circa venti milioni per riqualificare l’intero complesso: adesso è invece chiaro che quella cifra è destinata ad aumentare. Ma è importante che si cominci a parlare di recupero degli spazi, perché a Rieti non ce ne sono».

 

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Il Messaggero