Rieti, la polizia penitenziaria piange Pierluigi Gentili Oggi pomeriggio i funerali

Polizia penitenziaria
RIETI - Il quartiere Borgo dove era nato - ma non solo - si prepara oggi pomeriggio alle 15 a dare l'ultimo saluto nella chiesa di San Michele Arcangelo a Pierluigi Gentili,...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
RIETI - Il quartiere Borgo dove era nato - ma non solo - si prepara oggi pomeriggio alle 15 a dare l'ultimo saluto nella chiesa di San Michele Arcangelo a Pierluigi Gentili, l'agente della polizia penitenziaria morto all'ospedale de Lellis dove si trovava ricoverato da alcune settimane. 51 anni, entrato a far parte dei baschi blu sin da giovane, Gentili aveva maturato una lunga esperienza operando in diversi penitenziari italiani, da Terni a Viterbo fino all'Ucciardone di Palermo e, prima ancora, nel vecchio Santa Scolastica di via Terenzio Varrone, impegnato in reparti operativi e in particolari servizi di scorta ai pentiti.

Poi, quando a Vazia era stato inaugurato il nuovo carcere, aveva coronato il sogno di tornare a casa per stare più vicino alla sua famiglia (la moglie Simona e i figli Noemi e Nicholas che l'hanno assistito fino alla fine, insieme ai familiari più stretti) e a terminare la sua carriera dopo il lungo girovagare per l'Italia. Particolarmente stimato dai colleghi e dai superiori («Una persona molto semplice e generosa, amava dividere con gli altri anche le cose più piccole», ricorda il collega Mascia, rappresentante del sindacato Sappe), oggi Pierluigi sarà salutato da un picchetto della polizia penitenziaria inviato dalla direzione del Nuovo Complesso, e da una rappresentanza della polizia stradale, corpo nel quale ha prestato servizio il fratello Massimo. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero