Rieti, la polizia penitenziaria
piange Pierluigi Gentili
Oggi pomeriggio i funerali

Polizia penitenziaria
di M.Cav.
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Martedì 3 Aprile 2018, 11:56
RIETI - Il quartiere Borgo dove era nato - ma non solo - si prepara oggi pomeriggio alle 15 a dare l'ultimo saluto nella chiesa di San Michele Arcangelo a Pierluigi Gentili, l'agente della polizia penitenziaria morto all'ospedale de Lellis dove si trovava ricoverato da alcune settimane. 51 anni, entrato a far parte dei baschi blu sin da giovane, Gentili aveva maturato una lunga esperienza operando in diversi penitenziari italiani, da Terni a Viterbo fino all'Ucciardone di Palermo e, prima ancora, nel vecchio Santa Scolastica di via Terenzio Varrone, impegnato in reparti operativi e in particolari servizi di scorta ai pentiti.
Poi, quando a Vazia era stato inaugurato il nuovo carcere, aveva coronato il sogno di tornare a casa per stare più vicino alla sua famiglia (la moglie Simona e i figli Noemi e Nicholas che l'hanno assistito fino alla fine, insieme ai familiari più stretti) e a terminare la sua carriera dopo il lungo girovagare per l'Italia. Particolarmente stimato dai colleghi e dai superiori («Una persona molto semplice e generosa, amava dividere con gli altri anche le cose più piccole», ricorda il collega Mascia, rappresentante del sindacato Sappe), oggi Pierluigi sarà salutato da un picchetto della polizia penitenziaria inviato dalla direzione del Nuovo Complesso, e da una rappresentanza della polizia stradale, corpo nel quale ha prestato servizio il fratello Massimo.
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