Poi, quando a Vazia era stato inaugurato il nuovo carcere, aveva coronato il sogno di tornare a casa per stare più vicino alla sua famiglia (la moglie Simona e i figli Noemi e Nicholas che l'hanno assistito fino alla fine, insieme ai familiari più stretti) e a terminare la sua carriera dopo il lungo girovagare per l'Italia. Particolarmente stimato dai colleghi e dai superiori («Una persona molto semplice e generosa, amava dividere con gli altri anche le cose più piccole», ricorda il collega Mascia, rappresentante del sindacato Sappe), oggi Pierluigi sarà salutato da un picchetto della polizia penitenziaria inviato dalla direzione del Nuovo Complesso, e da una rappresentanza della polizia stradale, corpo nel quale ha prestato servizio il fratello Massimo.
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