RIETI - È da questo anno che la Chiesa celebrerà in tutto il mondo la giornata del migrante e del rifugiato il 29 settembre. Si tratta della 105° edizione e come...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 6 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
L'istituzione dell'evento non casualmente risale al 1914, anno della Grande Guerra e anno di grande devastazione e miseria. Allora Benedetto XV fissò nella storia questa data, a memoria e ristoro per i tanti profughi che cercavano scampo umano alla tragedia imperante. Nell'arco di un secolo il significato di questa giornata è rimasto immutato, riguarda infatti un fenomeno dal respiro universale e non soltanto nazionale, tanto legato alla nostra storia passata quanto al nostro presente e molto probabilmente futuro.
IL PROGRAMMA DELL'EVENTO
Domenica 29 settembre 2019 al centro di Rieti come in altre città d'Italia si terrà un ricco evento organizzato da Caritas (progetto Siproimi) e Migrantes per raccontare, incontrare e conoscere chi sono gli “altri” e la ricchezza che rappresentano per tutta la comunità cittadina.
Dalle 10, in piazza Cesare Battisti saranno presenti stand informativi, artisti e artigiani dal mondo, laboratori per bambini per la costruzione di aquiloni (alle 11 e alle 15.30). Ma anche tante teatro e spettacoli dal vivo a partire da "Odissea", installazione a cura del Teatro Alchemico, seguita poi alle 17, dallo spettacolo di Teatro, musica e danza con Voce e Kora Silvia Balossi - Voce, Hang e Didjeridu Luca Natali - Danze Ilaria Nobili e Giorgia Rubera - Compagnia teatrale "Il Pipistrello".
La volontaria reatina della Uisp, nei campi libici a marzo 2018, invita così a prender posto nella giornata: «L'idea è quella di raccontare una storia per tutti, grandi e bambini. Perché ogni espressione artistica, seppur completamente diversa l'una dall'altra, riesce a creare uno spettacolo unico. L'integrazione è prima di tutto scambio e nasce dalla diversità di strumenti e linguaggi artistici. Per cogliere questa ricchezza, bisogna sperimentare e muoversi e per far entrare in gioco tanti noi domenica danzeremo e faremo danzare con strumenti africani, australiani, tibetani, su canti in lingua Mandinga, danze africane e di ispirazione persiana. Sarà una festa piena di bellezza, perché stare insieme farà la differenza»
Chiuderà la giornata alle 19 l’esibizione corale del Baobas Ensamble con Stefano Saletti e Barbara D’Eramo.
La partecipazione all’esposizione è a titolo volontario, chi fosse interessato a partecipare può contattare i numeri 3397845192 - 0746485554. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero