Rieti, incontro tra Trancassini e gli studenti del Magistrale "Investire su strutture permanenti"

L'incontro
RIETI - Faccia a faccia dell’onorevole Paolo Trancassini (FdI) con gli studenti dell’Istituto Magistrale, che da martedì occupano la sede centrale della scuola...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
RIETI - Faccia a faccia dell’onorevole Paolo Trancassini (FdI) con gli studenti dell’Istituto Magistrale, che da martedì occupano la sede centrale della scuola per richiamare l’attenzione di città e istituzioni sul problema della sicurezza scolastica, dopo lo sgombero della succursale seguito al crollo di pezzi del soffitto della “Sacchetti Sassetti”.


Trancassini, accompagnato dalla professoressa Elisabetta Occhiodoro, ha informato gli studenti dei contatti avviati con il Miur e la Protezione Civile per ottenere i finanziamenti necessari ad attrezzare una nuova sede dove sistemare la succursale del Pedagogico. “Pensare oggi a moduli provvisori non ha molto senso: si dà ai ragazzi un senso di precarietà e si sprecano soldi - ha detto Trancassini - meglio investire su strutture che rimangano, anche perché passeranno anni prima che si metta mano agli adeguamenti sismici delle scuole a rischio”. I ragazzi hanno informato Trancassini della loro situazione: dalle garanzie ricevute da Provincia e Comune dovrebbero poter riprendere le lezioni in via provvisoria in tre diversi istituti cittadini già dall’inizio della prossima settimana. E domani dovrebbe cessare l’occupazione dell’istituto. Ma senza abbassare la guardia. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero