RIETI - Spogliare un campo per farne un altro: è quello che succederà per l’adeguamento dello stadio «Centro Italia». I 300mila euro stanziati...
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Nella frazione che da anni aspetta la realizzazione di un grande complesso sportivo la notizia era già balenata e in parecchi avevano alzato le antenne. Con la variazione di bilancio votata ieri dalla sola maggioranza il travaso è fatto: dal nuovo campo polifunzionale di Maglianello Basso allo stadio «Centro Italia». La misura è passata col voto contrario della minoranza. E siccome Rieti è piccola ma il consiglio comunale di più, ad opporsi è toccato tra gli altri ad Alessandro Mezzetti, che del Rieti Calcio è dirigente delegato ai rapporti coi tifosi e le istituzioni: «Non possiamo andare a togliere i soldi a una frazione che aspetta da anni un impianto sportivo che sarebbe poi l’unico luogo aggregativo».
LA RISPOSTA DI CICCHETTI
«Nessun intento vessatorio verso Maglianello Basso, solo che i soldi erano lì, servivano subito e lì li abbiamo presi ma appena possibile ripristineremo il fondo - ha risposto il sindaco Cicchetti - D’altronde la Regione si era impegnata con noi per 300mila euro, già con qualche rischio. Non potevamo chiedergliene altri 100mila. Noi a nostra volta ci siamo impegnati col Rieti Calcio per adeguare l’impianto e dobbiamo farlo subito». «L’errore del Comune è a monte, nella stima iniziale dei lavori allo stadio - dice l’ex sindaco Simone Petrangeli - La Regione va solo ringraziata per il suo finanziamento, l’amministrazione meno. Maglianello Basso aspetta da anni il suo campo sportivo, noi nel 2017 avevamo approvato e finanziato la realizzazione del primo stralcio, i lavori potevano partire anche subito visto che il progetto era a carico degli uffici comunali. Sfilare i soldi da lì era l’ultima cosa che andava fatta». «Mi intendo di opposizione, capisco che fate il vostro mestiere - ha replicato Cicchetti - ci avreste contestato in ogni caso. Ma da qualche parte i soldi mancanti per lo stadio dovevamo andarli a prendere». E si è andati a Maglianello. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero