Kienergia ko, Cattani: «Non poteva andare diversamente». Rossi: «Mai subito così tanto in casa». Foto

Il presidente Cattani incoraggia i giocatori a fine gara (foto Meloccaro)
RIETI - Rabbia ma anche serenità e presa di coscienza. Sono questi i sentimenti dominanti in casa Kienergia dopo il ko con l'Orlandina. Con la mancanza per Covid dei...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

RIETI - Rabbia ma anche serenità e presa di coscienza. Sono questi i sentimenti dominanti in casa Kienergia dopo il ko con l'Orlandina. Con la mancanza per Covid dei due play Sabatino e Sanguinetti, oltre al fatto che la squadra era stata fermata per 10 giorni ed era tornata ad allenarsi solo lunedì sera, non si poteva sperare in un miracolo.

Il presidente Giuseppe Cattani lo dice chiaramente: «Lo sport non si inventa. E’ dedizione, allenamento giornaliero e lavoro. Se queste prerogative vengano a mancare, non certo per colpa nostra ma per altri motivi, questi sono i risultati ai quali si va incontro. Se una squadra sta ferma 10 giorni e poi scende in campo dopo 2 giorni non può fare più di questo. Oggi per alcuni è stato un allenamento, per altri una disfatta. Poi ci sono i problemi con i quali dovremo fare i conti: il risentimento muscolare di Amici e la distorsione al ginocchio di Stefanelli che andranno valutate. I miracoli non possono esistere. Noi lo sapevamo, qualcuno si faccia un esame di coscienza per capire se questo è giusto. La nostra coscienza è pulita, quella di altri non lo so. Ai ragazzi ho detto di stare tranquilli. Sapevamo a cosa andavamo incontro, se avessimo vinto avremmo preso il risultato, ma non potevamo aspettarci diversamente. Ora ci alleneremo, ripartiamo con serenità e puntiamo a recuperare le forze per raggiungere il nostro obiettivo».

Molto abbattuto il coach Alessandro Rossi che, nel dopogara, ha commentato: «Oggi è veramente difficile parlare. Sono in difficoltà nel fare un’analisi a caldo. Dovremo capire bene la nostra condizione fisica, anche parlando con i ragazzi domani. Certo, non era questa la partita che ci immaginavamo e che volevamo fare: non ci è mai capitata una partita in casa in cui siamo stati dominati così dall’inizio alla fine. Oggi è venuto fuori il nostro lato fisico non brillante, ma non ci dobbiamo piangere addosso: analizzeremo questa sconfitta per capire dove iniziano le nostre problematiche fisiche, riconoscendo ovviamente i meriti degli avversari. Ora andiamo avanti, prendiamo atto delle nostre problematiche e lavoriamo. Oggi si è visto uno scollamento che mai avevo visto qui a Rieti».

Nel dopo gara anche il coach avversario Sodini ha speso parole di apprezzamento per Rieti, soprattutto per la situazione extrasportiva. «Prima di analizzare la gara - ha detto il coach dell'Orlandina - parto da un altro concetto: il primo pensiero non può essere la partita. Il primo pensiero va ai giocatori e ai ragazzi di Rieti. Una squadra che viene quarantenata e dopo 2 giorni gioca una partita, non può non avere difficoltà e il risultato diventa scontato. Visto che sono un professionista serio, preparo la partita nel migliore dei modi e dal punto di vista tecnico dico bravi ai miei ragazzi, anche per la concentrazione che hanno saputo avere.  Siamo contenti della vittoria, ma prima di tutto rispetto per i nostri avversari».

Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero