RIETI - Rabbia ma anche serenità e presa di coscienza. Sono questi i sentimenti dominanti in casa Kienergia dopo il ko con l'Orlandina. Con la mancanza per Covid dei due play Sabatino e Sanguinetti, oltre al fatto che la squadra era stata fermata per 10 giorni ed era tornata ad allenarsi solo lunedì sera, non si poteva sperare in un miracolo.
Il presidente Giuseppe Cattani lo dice chiaramente: «Lo sport non si inventa.
Molto abbattuto il coach Alessandro Rossi che, nel dopogara, ha commentato: «Oggi è veramente difficile parlare. Sono in difficoltà nel fare un’analisi a caldo. Dovremo capire bene la nostra condizione fisica, anche parlando con i ragazzi domani. Certo, non era questa la partita che ci immaginavamo e che volevamo fare: non ci è mai capitata una partita in casa in cui siamo stati dominati così dall’inizio alla fine. Oggi è venuto fuori il nostro lato fisico non brillante, ma non ci dobbiamo piangere addosso: analizzeremo questa sconfitta per capire dove iniziano le nostre problematiche fisiche, riconoscendo ovviamente i meriti degli avversari. Ora andiamo avanti, prendiamo atto delle nostre problematiche e lavoriamo. Oggi si è visto uno scollamento che mai avevo visto qui a Rieti».
Nel dopo gara anche il coach avversario Sodini ha speso parole di apprezzamento per Rieti, soprattutto per la situazione extrasportiva. «Prima di analizzare la gara - ha detto il coach dell'Orlandina - parto da un altro concetto: il primo pensiero non può essere la partita. Il primo pensiero va ai giocatori e ai ragazzi di Rieti. Una squadra che viene quarantenata e dopo 2 giorni gioca una partita, non può non avere difficoltà e il risultato diventa scontato. Visto che sono un professionista serio, preparo la partita nel migliore dei modi e dal punto di vista tecnico dico bravi ai miei ragazzi, anche per la concentrazione che hanno saputo avere. Siamo contenti della vittoria, ma prima di tutto rispetto per i nostri avversari».