Rieti, gettò le ceneri del camino e da lì divampò un incendio Denunciato dai carabinieri forestali

L'incendio
RIETI - A febbraio, a Contigliano, in località Pianozza, si sviluppò un incendio che bruciò una superficie complessiva di circa 2.500 metri quadrati, di cui...

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RIETI - A febbraio, a Contigliano, in località Pianozza, si sviluppò un incendio che bruciò una superficie complessiva di circa 2.500 metri quadrati, di cui 2.000 di bosco.  L’incendio venne spento dai Vigili del Fuoco e sul posto intervenne una pattuglia dei carabinieri forestali da Rivodutri. Nell’immediatezza non fu possibile risalire alla cause che avevano cagionato il rogo, quindi le indagini passarono ai Carabinieri Forestali di Contigliano competenti per territorio.

Nei giorni seguenti vennero svolti diversi sopralluoghi al fine di accertare le dinamiche dell’incendio e dargli  quindi una connotazione tra quelle ipotizzabili, cercando anche di raccogliere testimonianze da parte di persone che avrebbero potuto aver notato qualcosa e quindi in grado di dare elementi utili alle  attività in corso.

All’attività di indagine  veniva chiamato a dare il proprio contributo il Nucleo Investigativo di Polizia Ambientale Agroalimentare Forestale (Nipaf) per porre in essere un sistema  investigativo noto come M.E.F. (Metodo delle Evidenze Fisiche) che, attraverso una serie di analisi degli elementi combusti, consentiva agli investigatori di risalire al punto di origine dell’incendio, costituito da un abbondante accumulo di cenere non compatibile per quantità con  le altre ceneri. Verosimilmente le ceneri,  probabilmente depositate in loco prima dell’incendio, hanno creato i presupposti d’inizio di una lenta combustione che con l’aiuto del vento ha prodotto l’incendio che ha poi mandato in fumo il bosco. Stante la presenza di più abitazioni nelle vicinanze del punto di origine accertato, le indagini si concentravano su tutti coloro che  avrebbero potuto in qualche modo disfarsi delle ceneri provenienti da sistemi di riscaldamento a legna depositandole sul terreno, purtroppo senza accertarsi che fossero perfettamente spente e scevre dalla presenza di carboni. I Carabinieri della Specialità Forestale deferivano alla Procura della Repubblica di Rieti una persona ritenuta coinvolta nei fatti, ipotizzando il reato di incendio boschivo. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero