Rieti, rubano preziosi e denaro per poi fuggire

Furto
RIETI - Oro, preziosi, contanti e un portafogli con i documenti. È il bottino del furto in abitazione messo a segno in una villetta di campagna di Magliano Sabina, lungo la...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

RIETI - Oro, preziosi, contanti e un portafogli con i documenti. È il bottino del furto in abitazione messo a segno in una villetta di campagna di Magliano Sabina, lungo la via Flaminia, da una banda, presumibilmente, di ladri di etnia rom. O almeno questo è quanto sostengono i carabinieri intervenuti dopo che una donna - al momento del furto da sola in casa - ha dato l’allarme. La signora, in cucina al piano terra, non si era accorta di quanto stesse avvenendo. Il fatto è accaduto tra le 18.30 e le 19. Complice il buio, ladri si sono avvicinati alla casa dal lato di una collinetta, coperta dalla strada. Quando la donna è risalita, si è accorta del caos e ha lanciato l’allarme: cassetti rigirati e sportelli aperti. Con molta probabilità, osservando gli spostamenti della donna, i ladri hanno atteso che questa scendesse al piano di sotto, collegato a quello di sopra solo da una scala esterna, sfruttando il momento in cui lei era impegnata in cucina. In casa erano custoditi pochi soldi contanti e il valore più importante sottratto alla famiglia è quello dei ricordi, rappresentato dall’oro in gran parte legato anche al marito che la signora ha perso da alcuni anni, tra cui le fedi nuziali. Sul fatto indagano i carabinieri di Magliano Sabina.

Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero