Rieti, il Festival del giallo chiude con un bilancio positivo

L'incontro con Fabrizio Peronaci
RIETI - L'ultimo panel di domenica mattina, a base di "Diritto di cronaca, l’informazione dalla carta stampata al web”, chiude la prima edizione di...

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RIETI - L'ultimo panel di domenica mattina, a base di "Diritto di cronaca, l’informazione dalla carta stampata al web”, chiude la prima edizione di "Giallo al centro". A Palazzo di Città, in sala consiliare, tra Fabrizio Peronaci (Corriere della Sera), Antonella Beccaria (creatrice del blog Xaaraan) e il giornalista e scrittore Luigi Carletti (suo il recente I PANEL E IL PREMIO LETTERARIO

Ad appassionare il pubblico, alla biblioteca Paroniana, sono stati il convegno "Città a mano armata - Le indagini segrete sui casi più scottanti della storia criminale italiana" (con il giornalista Massimo Lugli, Antonio Del Greco, sezione Omicidi della squadra mobile di Roma e Vito Bruschini, con il suo libro "AUTORI STRANIERI PER LA PROSSIMA EDIZIONE"

A tenere a battesimo la prima edizione di "Giallo al Centro", Piergiorgio Pulixi, classe 1982, firma di punta del panorama giallo e noir italiano, membro del collettivo Mama Sabot creato da Massimo Carlotto e autore della saga poliziesca di Biagio Mazzeo. "Abbiamo avuto risposta positiva, sia da parte del pubblico che delle scuole reatine coinvolte - il saluto alla prima edizione del festival da parte di Pulixi - Il bilancio è positivo, ed è ciò di cui Rieti ha bisogno: ricostruire e aggregare attraverso la cultura e la condivisione, provando a superare il brutto periodo che la città ha soprattutto vissuto e vive dal dopo sisma. La caratterizzazione trasversale del festival di Rieti, tra fumetto e letteratura, è rara in un panorama italiano saturato da rassegne votate esclusivamente alla lettura o al fumetto, senza vie di mezzo - continua Pulixi - Noi, invece, cerchiamo l'equilibrio e speriamo che il festival di Rieti, in questo senso, possa divenire un appuntamento fisso, grazie anche al supporto e alla commistione con il mondo della scuola, che già da questa prima edizione si è dimostrato molto forte. E dopo i nomi nazionali di questa prima edizione, per il festival del prossimo anno cercheremo la partecipazione degli autori stranieri".

"La spontaneità con la quale in tanti hanno preso parte a questa prima edizione del festival è un segnale positivo - il commento dell'assessore alla Cultura, Anna Maria Massini - E' la dimostrazione che, quando la città si mette in gioco, può ottenere risultati positivi. A Rieti, o ci si orienta verso la competenza, o si è destinati alla retrocessione".

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Il Messaggero