Fara Sabina, post primarie: Lucentini si mette al tavolo

Mario Perilli
FARA SABINA - Obiettivo unità. Interna alla coalizione. Lo ribadisce Carmelo Tulumello, candidato sindaco di Fara bene comune, dai social e, almeno sulla carta, ne sono...

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FARA SABINA - Obiettivo unità. Interna alla coalizione. Lo ribadisce Carmelo Tulumello, candidato sindaco di Fara bene comune, dai social e, almeno sulla carta, ne sono convinti tutti. Nonostante ciò, mai come adesso, anche alla luce delle dichiarazioni di Marco Lucentini, nulla appare scontato. E qualora ieri l'avvocato, non fosse stato abbastanza chiaro, oggi i membri del suo comitato elettorale, con una nota, tornano a battere sulla «decisa richiesta della parte alta del territorio di avere un ruolo importante nell'elaborazione del futuro programma elettorale e di ottenere un doveroso ed evidente riconoscimento nella compagine che si presenterà alle prossime elezioni. Le primarie - dicono - dimostrano l'ineluttabile necessità di una forte discontinuità rispetto al passato, di un altrettanto forte rinnovamento e di una ritrovata sensibilità politica ed istituzionale per dare equilibrio e spinta propulsiva all'intero territorio». E il pensiero di Lucentini e i suoi, in qualche modo, riceve il placet di Mario Perilli che per molti nei giorni addietro sarebbe stato più vicino all'avvocato che al dirigente provinciale. Subito Perilli nega, dicendo «di essermi adoperato solo per la riuscita delle primarie».

Lui che fa parte di quella vecchia guardia che Tulumello vuole includere e si trova a distanza di sicurezza da «tutte le amministrazioni comunali precedenti» dalle quali Lucentini vuole prendere le distanze. Lucentini che invece a Perilli ha espresso pubblicamente chiara stima.

L'OBIETTIVO
«Le primarie - spiega l'ex consigliere regionale che, per le prossime elezioni, auspica che «mi venga richiesto un contributo perché non voglio fare l'intruso» - hanno consentito a Tulumello di essere un autorevolissimo candidato sindaco. E' vero che sono state il successo di tutti e a Lucentini va dato atto di aver riportato un pezzo di territorio a partecipare. Dato di cui si deve tenere conto, nella partita vera che si apre oggi per vincere le elezioni». Del resto Perilli, come gli altri, sa che il centrosinistra non può più permettersi di perdere altri pezzi. Chiuso definitivamente, tramite le parole di Tulumello, il capitolo Simonetti, Brucchietti e Giovannini, proibito spaccarsi ancora se si vuole provare a vincere.

Ma, obiettivamente, ad oggi si può? «Alle elezioni mancano tre mesi - risponde l'ex consigliere regionale - e in questo lasso di tempo si possono fare tante cose: nel bene e nel male». Vietato sbagliare. Ancora. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero