Fara Sabina, aule sempre carenti: studenti dell'Aldo Moro riprendono lo sciopero

Istituto Aldo Moro
FARA SABINA - Gli studenti dell'istituto d'istruzione superiore Aldo Moro, da ieri, sono nuovamente in sciopero. Erano rimasti fuori i cancelli del polo didattico dal 20...

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FARA SABINA - Gli studenti dell'istituto d'istruzione superiore Aldo Moro, da ieri, sono nuovamente in sciopero. Erano rimasti fuori i cancelli del polo didattico dal 20 al 23 settembre, per protestare contro la carenza di aule, costringendo gli studenti a subire numerosi disagi a scapito della didattica. Dopo la denuncia della dirigenza scolastica, e la prima protesta degli alunni, era arrivata, tardiva, la soluzione della Provincia, che prevedeva la realizzazione di una mini succursale in via Gramsci nei locali privati che un tempo erano sede della Asl. Una soluzione mal digerita dalla dirigenza e osteggiata con forza dai genitori, contrari al trasferimento in quell'edificio, non in regola con le norme di sicurezza, degli studenti di tre classi, nelle aule che vi sarebbero state realizzate.


I PROBLEMI
«Quella soluzione non ci è mai piaciuta - dicono gli studenti - ma, come se non bastasse, dopo che la Provincia aveva assicurato che non si poteva fare altrimenti e che entro la metà del mese di ottobre sarebbe stata fruibile, oggi (ieri, ndr) scopriamo che i lavori non sono neanche iniziati. Non abbiamo notizie di altre decisioni e l'unica certezza è che continuiamo a rimanere senza aule». Da qui lo sciopero che di sicuro proseguirà anche oggi. L'allestimento della mini succursale pare essersi incagliato sull'impossibilità di addivenire a un accordo con il proprietario dei locali. Ma non ci sono notizie ufficiali. Come non sembrano attivabili, nell'immediato, nemmeno le proposte avanzate nell'ultimo consiglio comunale. L'utilizzo dell'ex scuola elementare di Canneto non sembra essere fattibile per questioni logistiche, che riguardano lo spostamento dei docenti nei vari cambi dell'ora. La delegazione comunale risulta attualmente occupata dall'istituzione formativa. Resta ancora in piedi, seppur con scetticismo, visto che non sarebbero ad uso esclusivo della scuola, l'opzione di utilizzo dei locali della parrocchia. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero