RIETI - Ex Manni, in Comune una soluzione sul credito di 1.350.000 reclamato dalla cooperativa Quadrifoglio ancora non c'è. «Stiamo trattando e sappiamo di...
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L'OSTACOLO
Quello che non si riesce a definire è il passato. Un passato che la Quadrifoglio sta cercando di risolvere a colpi di decreti ingiuntivi e di diktat. Il 1.350.000 preteso per il Manni è dentro un decreto ingiuntivo da 1,6 milioni di euro già esecutivo in virtù del rigetto da parte del Tribunale della richiesta di sospensiva del Comune. Il giudice non è entrato nel merito del contenzioso, ma ordina al Comune di pagare. Ma il Comune ha difficoltà a farlo perché parte di quel debito è sprovvisto di copertura amministrativa; non è tutto: sindaco, vice sindaco, assessore ai Servizi sociali, dirigenti di Ragioneria e Servizi sociali (presenti e della precedente amministrazione) sono tutti parte in causa, in quanto destinatari dei decreti ingiuntivi. Questo significa che non possono concorrere in alcun modo ad una soluzione del problema. Restano fuori l'assessore al Bilancio Bigliocchi, quale parte politica, e il segretario generale, a cui infatti il sindaco ha dato mandato di chiudere la trattativa. Dopo l'incontro in Prefettura del 7 marzo sono gli avvocati che stanno trattando, ma a tutto ieri una soluzione ancora non c'era. «Non possiamo sottometterci ai diktat della Quadrifoglio - dice Simone Miccadei. - Allora è meglio riaprire l'ex Manni, riprenderci le operatrici e reinternalizzare il servizio». Una provocazione più che una soluzione. Ma sono giorni così. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero