Rieti, coronavirus, rientro a scuola in sicurezza a settembre Le proposte del gruppo Fara 3.0

Roberta Cuneo
RIETI - Dalla diversificazione dell’orario di accesso a scuola al funzionamento della mensa, fino a nuovi edifici che possano ospitare le classi così da rispettare il...

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RIETI - Dalla diversificazione dell’orario di accesso a scuola al funzionamento della mensa, fino a nuovi edifici che possano ospitare le classi così da rispettare il distanziamento sociale. Sono alcune delle proposte presentate in vista del prossimo consiglio comunale (sempre che non arrivi prima una crisi di governo a scombinare i piani) dal gruppo Fara 3.0, guidato dalla leghista Roberta Cuneo.


«Per il nuovo anno scolastico – si legge nella mozione preparata da Cuneo - la sfida sarà quella di garantire la didattica frontale e quindi un livello di istruzione adeguato per tutti. Tra le diverse criticità emerse sicuramente tra le prime vi è la necessità di reperire strutture pubbliche idonee ad ospitare i gruppi di studenti che verranno eventualmente suddivisi per evitare il sovraffollamento quindi il rischio di aumento della diffusione del covid-19. Tra i problemi maggiori vi è la modalità con cui arrivare presso gli istituti scolastici. Impensabile che tutti i ragazzi possano utilizzare gli autobus preposti o quelli pubblici, infatti il distanziamento non sarebbe garantito, pertanto ci troveremo di fronte ad un problema di trasporto».

A tal proposito la mozione punta a impegnare sindaco e giunta a «sottoscrivere con le istituzioni scolastiche un protocollo con diversificazione dell'inizio orario lezioni scolastiche; individuare entro il 30 di giugno tutte le strutture pubbliche o private disponibili ad accogliere gruppi di studenti; formulare entro il 30 di luglio di un protocollo relativo alle modalità con cui dovrà essere erogato il servizio di refezione scolastica sulla base delle indicazioni ministeriali; infine, prevedere un cronoprogramma relativo ai lavori da promuovere per garantire il collegamento wi-fi e le reti nelle scuole». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero