RIETI - Coronanavirus. “Si chiude una porta, si apre un portone”, recita un vecchio adagio popolare che pare calzare a pennello su quanto accaduto ieri a Vacone, paese...
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E un gesto d’amore per il paese che 49 anni fa le diede i natali, perché la signora Filomena, proprio 49 primavere or sono, è stata l’ultima abitante di Vacone a nascere in paese, quando ancora si partoriva in casa. Chi è nato dopo lo ha fatto altrove, in ospedali o cliniche. «Non posso fare l’inaugurazione del negozio in questo particolare momento - spiega la neotitolare - diciamo che la cerimonia è solo rimandata a tempi migliori. Intanto però apro perché c’è bisogno. So che sarà una sfida ma a me piace l’idea e non mi tiro indietro, convinta che se la gente mi darà una mano, insieme riusciremo a ripartire e il paese tornerà ad avere pian piano i servizi primari». Riassume il pensiero di tutti il sindaco Marino Capanna: «Un grazie a Filomena, alla quale vanno gli auguri di tutti. È importante per noi tutti e da noi tutti dipenderà ora il mantenere questo che per il paese rappresenta molto di più di un semplice negozio, ma un vero punto di riferimento dove si potrà, quando i tempi lo permetteranno, tornare anche a incontrarsi per socializzare». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero