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RIETI - Scoppia il caso di Claudio Broggi al Comune di Rieti. L’architetto ed ex dirigente del settore Urbanistica, ora in pensione, reclama infatti da ormai oltre tre anni il pagamento delle spese legali sostenute nel 2010, quando fu convocato in audizione dalla Corte dei conti per le indagini relative al presunto, mancato adeguamento degli importi dovuti per il pagamento degli oneri concessori al Comune (la cosiddetta legge Bucalossi). Prosciolto con formula piena a indagini non ancora concluse, Broggi aveva quindi fatto appello alla legge che per i dipendenti delle amministrazioni statali prevede il risarcimento delle spese legali sostenute in un procedimento riguardante l’attività amministrativa e dal quale si sia stati prosciolti o assolti con formula piena. Una procedura che nel corso degli anni ha interessato amministratori, dirigenti e dipendenti di Palazzo di Città e che da tre anni Broggi chiede venga applicata anche per lui, dirigente comunale all’epoca dei fatti e coinvolto in una questione riguardante l’attività amministrativa del Comune.
Le tappe
La prima richiesta di Broggi risale infatti al settembre 2018, quando l’ex dirigente chiese al Comune l’accesso agli atti riguardanti la sua vicenda e l’avvio della procedura per il riconoscimento dei debiti fuori bilancio, così da saldare quanto dovuto al suo legale.
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Il Messaggero