Un'emorragia lenta, inarrestabile, negli ultimi mesi acuita dal terremoto e che mostra pochissimi segnali di inversione: a Rieti, nel deserto della piazza e delle vie del...
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Ma c'è anche chi prova a contrastare il trend negativo che sta sfigurando il volto del centro storico. Si tratta del 55enne imprenditore Ettore Cleri, già affacciato su via Garibaldi dal 2003 prima con la sua pasticceria e gelateria a base soprattutto di cioccolato e, dal 2014, a fianco, anche un bancone del bar e una piccola sala da tè: sarà proprio Cleri, tra la fine di aprile e inizio di maggio, ad aprire un nuovo bar in piazza Vittorio Emanuele a fianco dell'ingresso principale di Palazzo Dosi, nei locali che ospitarono gli uffici della Cassa di risparmio riservati a chi aveva esigenza di controllare gli andamenti dei titoli della Borsa, e attualmente di proprietà della Fondazione Varrone.
UN NUOVO BAR
«In termini economici, si tratta di un investimento importante - spiega Cleri - perché l'intenzione è di aprire un bar che possa diventare il salotto buono del centro storico e della città, prevedendo anche un dehors». E la concorrenza con il vicino Quattro Stagioni? «Ho tratto le mie conclusioni - continua Cleri - So' cosa offrono gli altri, e cosa intenderò offrire io». Sulle vetrate del futuro bar, le locandine della prossima apertura e i recapiti da contattare per valutare una posizione nel personale di sala: «Ha ricevuto richieste di lavoro?». «Per quattro, cinque posizioni di lavoro ho un pacco di 200 curriculum, di persone che vanno dai 19 ai 55 anni - conclude Cleri - Questo rende l'idea di quanto Rieti sia in affanno». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero